Room termina con Joy e suo figlio Jack che tornano a visitare la stanza dove sono stati segregati per quasi un decennio. Il bambino è pronto a vivere una nuova vita insieme a sua madre.
Joy Newsome (Brie Larson) è una ragazza che è stata rapita sette anni prima da Old Jack (Sean Bridgers), e che si trova segregata in una stanza chiusa da un codice di sicurezza. In seguito ai continui abusi dell’uomo, ella rimane incinta, dove dà alla luce il piccolo Jack (Jacob Tremblay). Passando i primi anni della sua vita in quello spazio angusto, al bambino viene raccontato che il mondo esterno è il cosmo, e che la televisione è una scatola magica.
In prossimità del suo quinto compleanno, il piccolo inizia a fare molte domande sul mondo esterno alla madre, ma lei – in preda alla disperazione – smentisce tutto quello che gli ha raccontato negli anni precedenti. Lasciando incredulo il bambino. Continuando a sperare di avere una possibilità di salvezza, Joy inizia a orchestrare un piano di fuga. Ma esso fallisce miseramente, dopo che il rapitore non abbocca al tranello della finta malattia del figlio.
Non perdendosi d’animo, la donna escogita un nuovo piano, insegnando al pargolo a fingersi morto. E che una volta trovandosi all’interno del mezzo di trasporto, deve scappare alla prima occasione utile. Riuscito ad attirare l’attenzione di Leo (Tom McCamus), un uomo che stava portando a passeggio il proprio cane, Jack fa in modo che la polizia riesca a raggiungere il capannone dove è rintanata sua madre.
Nei giorni successivi alla liberazione, i due cominciano a soffrire i disagi psicologici dovuti al prolungato isolamento. Dopo aver partecipato ad una sentita intervista televisiva, Joy, quella notte stessa, tenta il suicidio. Dove viene trovata appena in tempo dal figlio, e soccorsa dai paramedici. Mentre la mamma è alle prese con una lunga riabilitazione, Jack inizia progressivamente ad adattarsi alla sua nuova vita.
Dopo essere tornati dai genitori/nonni Nancy (Joan Allen) e Robert (William H. Macy), Joy e Jack tornano a visitare la stanza dove hanno passato tutti quegli anni, su richiesta del piccolo.
Scoprono che quello spazio ristretto era più piccolo di quanto pensasse.
Curiosità su Room
Prima che il ruolo principale venisse affidato a Brie Larson, la produzione ha contattato le attrici Emma Watson, Rooney Mara e Shailene Woodley.
Per prepararsi al ruolo di Joy, la stessa Larson si è isolata in una stanza per circa un mese e ha seguito una dieta dimagrante. Dichiarando inoltre di non essersi mai lavata la faccia durante le riprese.
La pellicola è basata sul romanzo del 2010, scritto da Emma Donoghue, Stanza, letto, armadio, specchio. A sua volta ispirato al caso di cronaca nera sulla segregazione dell’austriaca Elisabeth Frizl.
Alla stagione dei premi 2016, il lungometraggio è stato inserito dal National Board of Review tra i dieci migliori film del 2015. Ed ha ottenuto il premio Oscar, il Golden Globe e lo Screen Actors Guild Award alla miglior attrice protagonista.