Sentieri selvaggi, film western del 1956 diretto da John Ford, finisce con Ethan e Marty che, sotto la guida del capitano Clayton, assaltano l’accampamento del capo Comanche Scout e portano via Debbie. La ragazza, però, cerca a sua volta di fuggire, certa che Ethan la voglia uccidere; l’uomo però, decide di riportarla a casa, al ranch degli Jorgensen, dove la ragazza viene accolta con amore. Mentre Laurie e Martin possono finalmente stare insieme per sempre, Ethan, ritto sulla porta d’ingresso, osserva tutti, prima di voltarsi e andarsene per la sua strada.
1868: Ethan Edwards, reduce dalla Guerra di Secessione combattuta nelle file delle forze sudiste, torna, dopo anni di peregrinazioni, a casa del fratello Aaron; qui fa la conoscenza di sua moglie Martha, delle figlie Lucy e Debbie, poco più che una bambina, e del figlio Marty, che ha un ottavo di sangue indiano; per questo Ethan, ostile alla causa dei pellerossa, lo insulta e lo maltratta. Appena arrivato, Edwards viene precettato dal reverendo colonnello Clayton come parte di una spedizione punitiva nei confronti di un gruppo di indiani Comanche che ha sterminato il bestiame degli Jorgensen, proprietari di un vicino ranch.
Seguendo le tracce, Clayton e i suoi uomini si rendono conto che il massacro è stato solo un diversivo per allontanarli tutti dalle loro case; tornati in fretta e furia al punto di partenza, Ethan e gli altri trovano il ranch degli Edwards distrutto; Aaron e Martha sono stati uccisi, mentre Lucy e Debbie sono scomparse.
Immediatamente, Ethan, Marty e Brad, il fidanzato di Lucy, si mettono alla ricerca delle due ragazze; dopo essere caduti in un’imboscata tesa dai Comanche, gli uomini di Clayton si ritirano, e a continuare la ricerca sono solo Ethan, Marty e Brad. Nel rintracciare l’accampamento indiano, i tre si imbattono in una gola; avventuratosi al suo interno, Ethan vi scopre con orrore il corpo, martoriato e seviziato di Lucy. Tornato dai due compagni, fatica a comunicare loro la notizia, ma Brad una volta capito l’accaduto, carica in un impeto di furore verso gli indiani accampati, facendosi uccidere.
Marty ed Ethan, rimasti soli, proseguono le ricerche di Debbie, finché l’inverno non li costringe a tornare indietro; al ranch degli Jorgensen, Marty è accolto con gioia dalla loro figlia Laurie, che si è invaghita di lui sin da quando erano bambini; Ethan, però, nel frattempo, riceve la lettera di un commerciante di nome Futterman, il quale promette di avere informazioni su dove si trova Debbie; Ethan, che si è allontanato dal ranch senza avvisare Marty, gli concede una ricompensa di 1000 dollari, da riscuotere però solo dopo il ritrovamento della ragazza. Futterman, impaziente, cerca di derubare Ethan nottetempo, ma Edwards lo sorprende e lo uccide, con l’aiuto del nipote, che nel frattempo è riuscito a raggiungerlo, in sella a un cavallo prestatogli da Laurie.
Dando per buone le informazioni contenute nella lettera, i due raggiungono finalmente, dopo ulteriori peripezie, l’accampamento del capo Comanche Scout e, dopo essere riusciti a introdursi fingendo intenzioni amichevoli, ritrovano Debbie, vestita da Comanche e sposa di Scout. A quel punto, Ethan, resosi conto che la nipote ha in tutto e per tutto abbracciato i costumi dei nativi, fa per spararle al petto, ma Marty le fa da scudo; nel successivo scontro a fuoco coi Comanche, Ethan resta lievemente ferito e confessa al nipote di avere scritto un testamento a suo favore;
il ragazzo è furioso per il comportamento dello zio, ma decide comunque di tornare con lui dagli Jorgensen. Al ranch, i due scoprono che è in corso il ricevimento di nozze di Laurie, che ha deciso di sposare il suo spasimante, Charlie. Marty, scioccato, decide di sfidarlo a duello; i due, sprovvisti di armi, se le danno di santa ragione, al cospetto degli sguardi divertiti di tutti i presenti.
Nel frattempo però, il tenente Greenhill, appartenente a una legione di truppe texane, giunge al ranch per chiedere aiuto nella formazione di una brigata d’assalto verso un capo indiano accampato lì vicino; sentendo il nome di Scout, Ethan decide immediatamente di unirsi a loro. Ancora una volta guidati da Clayton, che si trovava al ranch per officiare il matrimonio, gli uomini si muovono nel buio, pronti a sferrare l’attacco al primo sorgere del sole; Marty, sicuro che un’aggressione frontale significherebbe la morte di Debbie, si offre per introdursi di soppiatto nell’accampamento; Ethan, preoccupato per la sua sorte, è contrario, ma Clayton acconsente.
Infiltratosi abilmente tra i ranghi, Marty entra nella tenda di Scout, dove trova la ragazza che, dopo un iniziale spavento, decide di venire via con lui. I due, però, vengono sorpresi da Scout, che tenta di uccidere Marty, ma il ragazzo è più veloce. Al rumore degli spari, il contingente assalta in massa il campo, devastandolo. Ethan trova Scout morto e decide, con atto di sommo sfregio, di fargli lo scalpo.
Debbie, alla vista dello zio, fugge terrorizzata, a piedi. Ethan la rincorre a cavallo, e la raggiunge all’estremità di una gola; dopo averla scrutata intensamente, la solleva da terra, come fosse ancora una bambina, e la prende con sé, per riportarla a casa. Ad attendere la spedizione, festanti, ci sono gli Jorgensen. Laurie può finalmente riabbracciare Marty, mentre i coniugi accolgono Debbie, ancora confusa e stordita.