A poche ore dalla scomparsa di Shelley Duvall, la protagonista femminile di Shining di Stanley Kubrick morta con ogni probabilità per le conseguenze del diabete mellito, si discute ancora della controversa intervista rilasciata nel 2016 al dottor Phil McGraw nel suo popolare talkshow. In quella circostanza Duvall raccontò dei gravi problemi psicologici che l’avevano afflitta negli ultimi anni. E che l’avevano portata a lasciare la recitazione. L’attrice apparve stanca e disorientata e in tanti, all’epoca, accusarono McGraw di aver strumentalizzato il dolore della donna.
“Sono ammalata, ho bisogno di aiuto“, disse. Nell’immediato, Vivian Kubrick, figlia di Stanley, scrisse un tweet furibondo, annunciando una raccolta fondi per l’interprete.
“Il modo in cui sta sfruttando il dolore di Shelley Duvall è una forma sporca di spettacolo. La sta mostrando al mondo mentre soffre, è crudele“
My Letter to you @DrPhil
Re: Your exploitive use of Shelly Duvall is a form of LURID ENTERTAINMENT and is shameful. pic.twitter.com/4f6MRTzr0A— Vivian Kubrick (@ViKu1111) November 17, 2016
In quel caso, McGraw rivelò di aver accompagnato Duvall in una clinica specializzata dove però l’attrice avrebbe rifiutato ogni cura, tornando a casa. E ricevendo assistenza domiciliare.
Nel 2021, in un’intervista con The Hollywood Reporter, Duvall raccontò di essersi pentita di aver partecipato allo show.
“Ho scoperto che tipo di persona fosse nel modo peggiore. Nemmeno a mia madre piaceva. Molte persone mi hanno detto ‘Non avresti dovuto farlo, Shelley’“.
La replica di McGraw arrivò nel 2023 affidata a CNN.
“Non mi pento di quello che ho fatto. Ciò di cui mi pento è che è stato promosso in modo da tale da sembrare disdicevole. Abbiamo lavorato per un anno e oltre con lei a telecamere spente. Non posso dirvi fino a che punto siamo arrivati, ma le abbiamo fornito opportunità di cure psichiatriche ospedaliere e ambulatoriali“.