The Hateful Eight, film western del 2015 diretto da Quentin Tarantino, finisce con Chris Mannix (Walton Goggins) e Marquis Warren (Samuel L. Jackson), morenti sul letto dell’emporio, unici sopravvissuti, che, dopo aver impiccato Daisy a una trave, attendono con rassegnazione il loro destino; negli ultimi istanti del film, Chris chiede a Warren di mostrargli la famosa lettera falsa scrittagli dal presidente Lincoln; Marquis acconsente e Chris legge la missiva ad alta voce, ammirato dall’inventiva del soldato. Terminata la lettura, Chris si accascia sul letto, dove già Marquis giace ormai praticamente immobile; sopra di loro il cadavere svettante di Daisy: “Caro Marquis, io spero che questa mia lettera ti trovi in buona salute e in servizio. Io sto molto bene, anche se in realtà vorrei che ci fossero più ore in un giorno. Ci sono così tante cose da fare. I tempi cambiano con lentezza, ma con certezza, e sono le persone come te che cambieranno le cose. Le tue imprese militari sono un onore, non soltanto per te, ma parimenti per la tua razza. Sono molto fiero ogni volta che mi danno notizie di te. Abbiamo ancora di certo molta strada da fare, ma, mano nella mano, io so che arriveremo in fondo. Volevo solo che tu sapessi che sei nei miei pensieri, e spero che le nostre strade si ritroveranno, in futuro. Fino ad allora, io rimango tuo amico. La mia cara vecchia Mary mi chiama, quindi immagino che sia tempo di andare a dormire. I miei rispetti, Abramo Lincoln”.
Wyoming, 1877: in mezzo a una violenta tempesta di neve, il cacciatore di taglie Marquis Warren, ex maggiore afroamericano dell’esercito unionista americano, si sta dirigendo verso Red Rock, ma dopo la morte dei suoi cavalli, è costretto a chiedere un passaggio alla diligenza di John Ruth, cacciatore come lui, che sta trasportando proprio a Red Rock, Daisy Domergue, una malvivente su cui pende una taglia di 10.000 dollari, per consegnarla alle autorità cittadine, che la impiccheranno. Il convoglio, dopo aver ripreso il viaggio, incontra sulla propria strada Chris Mannix, un rozzo sudista campagnolo neoeletto sceriffo di Red Rock; sarà proprio lui ad eseguire la sentenza su Domergue, e giocoforza, per questioni di opportunità, decide di unirsi all’improvvisato terzetto, anche se da subito non mancano gli screzi con Marquis; Chris, infatti, che durante la Guerra Civile, faceva parte di un battaglione di reietti raccogliticci sempre a caccia di afroamericani, accusa Marquis di essere un codardo disertore; Warren, dal canto suo, rimprovera a Chris il suo passato, e a propria difesa, asserisce di poter presentare, a chiunque ne chiedesse conto, una lettera autografa del presidente Lincoln indirizzata proprio a lui.
Ruth, come da programma, decide di sostare per la notte in una nota locanda dei dintorni, gestita da Minnie, un’afroamericana, che peraltro Marquis conosce bene, e Sweet Dave. Al loro arrivo, però, i viaggiatori vengono accolti dal solo Bob, un curioso personaggio di origini messicane, che li avvisa dell’improvvisa partenza dei due. Sorpresa si aggiunge a sorpresa quando, entrati nel piccolo locale, i nostri si trovano davanti altri sconosciuti; intanto, le proibitive condizioni atmosferiche rendono impossibile il normale proseguimento del viaggio; gli avventori saranno quindi costretti a restare chiusi nella baita emporio fino al rispuntare del sole.
A quel punto, seppur con qualche reticenza, gli sconosciuti si presentano; abbiamo il boia di Red Rock, l’inglese Osvaldo Mobray; lo scrittore vagabondo Joe Gage e, seduto immobile su di una poltrona, il generale sudista in pensione Sanford Smithers, La diffidenza regna sovrana nel piccolo emporio, quando non è sostituita da autentico disprezzo; il generale odia gli afroamericani e non fa nulla per nasconderlo; Marquis, che conosce di fama la figura del generale, ovviamente non vede di buon occhio le sue posizioni; ad aggiungere benzina sul fuoco ci pensa Chris che, nel corso di un pasto, rivela ai presenti come la mitologica lettera di Lincoln sia solo un falso, un salvacondotto.
L’attesa del disgelo, letteralmente inteso, si fa snervante per tutti, e allora Marquis decide, con un colpo di teatro, di umiliare il generale, che ha perso il figlio in guerra, raccontandogli di quando, a rischio di ipotermia, il giovane aveva chiesto a Warren una coperta e in cambio aveva dovuto eseguire un atto sessuale su di lui. Livido, il generale si avventa su Marquis, che lo uccide. Ma nel frattempo, ci avverte il narratore onnisciente del film, qualcuno ha avvelenato la caffettiera; unica ad accorgersene, in mezzo al trambusto della lite, è Daisy, che tace. Nel giro di pochi minuti John Ruth muore tra atroci dolori e Chris scampa alla stessa sorte per miracolo, gettando il caffè.
A quel punto, i dubbi di Marquis si fanno più solidi, qualcosa non torna; con abilità, l’ex militare scopre le bugie di Bob su Minnie e svela un’enorme chiazza di sangue sulla poltrona su cui era solito sedersi il vecchio Sweet Dave. Ma proprio mentre sta per mettere sotto torchio gli avventori, Warren viene colpito ai genitali da un colpo di pistola sparato da un misterioso uomo nascosto sotto le assi del pavimento. Dalla confusione nasce un conflitto a fuoco; Chris ferisce gravemente Mobray, dopo che questi lo ha a sua volta trafitto ad un fianco.
Mentre gli uomini gemono per le gravi ferite riportate, lo spettatore assiste in flashback agli avvenimenti del giorno precedente; Mobray, Bob, Gage e l’uomo del seminterrato si erano presentati alla locanda di Minnie. Dove la proprietaria era intenta a preparare il pranzo, mentre Sweet Dave era impegnato in una partita a carte con il generale, capitato lì per indagare sulla sorte del figlio disperso. Esauriti i convenevoli, i quattro avevano sterminato i presenti nell’emporio, lasciando in vita solo il generale, di cui si erano garantiti il silenzio sotto minaccia di morte, appostandosi nell’emporio in attesa di Ruth e Daisy; Domergue, infatti, non è altri se non la sorella di Jody, temuto bandito, capo dell’omonima banda criminale, di cui fanno parte anche i tre assassini. L’inaspettato arrivo di Marquis e Chris nella locanda, ha sconvolto i piani dei banditi che, anche a causa dell’improvvisa burrasca, sono stati costretti a rivedere le intenzioni originarie.
Mannix e Warren, gravemente feriti e intrisi di sangue, intimano allora a Jody di uscire dalla botola, oppure giustizieranno Daisy con un colpo in testa; la donna, infatti, è ancora ammanettata al cadavere di Ruth e non ha libertà di movimento. Jody acconsente, ma Warren gli fa esplodere la testa con un colpo di pistola. Daisy, furiosa e ormai affogata nel sangue, propone un accordo a Mannix; se ucciderà Warren, potrà aspettare il rispuntare del sole nell’emporio, per poi recarsi a Red Rock per la nomina di sceriffo, con in tasca i dollari della taglia di Osvaldo Mobray, ormai morente dopo la grave ferita subita.
Chris ribatte che per lui sarebbe conveniente uccidere tutti i componenti della banda per raccogliere tutte le taglie pendenti, e non soltanto una; Daisy gli fa notare però, che non uscirebbe vivo dalla montagna; prima di tutto, per riscuotere le taglie dovrebbe trasportare i cadaveri fino a Red Rock, e un’operazione del genere richiederebbe una imponente carrozza a quattro cavalli, che Chris non è in grado di manovrare; ma se anche ce la facesse, ci sarebbero ad aspettarlo gli altri componenti della banda, quindici uomini appostati nella zona.
Mobray cerca ulteriormente di influenzare Mannix, ma Warren lo finisce con un colpo di pistola; a quel punto Gage estrae un’arma nascosta sotto un tavolo, e si accinge a sparare, ma Chris e Marquis lo trafiggono. A quel punto, l’afroamericano punta la pistola su Daisy, ma il grilletto suona a vuoto; a secco di munizioni, Marquis chiede aiuto a Mannix che esita, e sembra voler prendere in considerazione la proposta di Daisy; alla sua richiesta di portare via anche il cadavere di Jody, il più redditizio dei quattro, Daisy però si rifiuta: allora Chris dice a Daisy che non crede alla storia dei complici, per poi stramazzare a terra svenuto per le ferite.
Daisy ne approfitta allora per liberarsi dalle manette, amputando il braccio al cadavere di Ruth, e cerca di scappare, ma viene ferita da Mannix, nel frattempo ripresosi, il quale vorrebbe finirla con un colpo in testa; Warren, però, la convince ad impiccarla, la morte usuale per i banditi. Appeso un cappio a una trave del soffitto, Chris e Marquis strangolano Domergue, e stramazzano sul letto, in attesa della morte, insieme. Mannix chiede a Warren di mostrargli la lettera di Lincoln; il militare acconsente e, dopo averla letta, Chris si congratula con lui per la fantasia.
The Hateful Eight è un film di Quentin Tarantino con Samuel L. Jackson (Marquis), Walton Goggins (Chris), Jennifer Jason Leigh (Daisy), Tim Roth (Mobray), Michael Madsen (Gage), Demian Bichir (Bob), Kurt Russell (John Ruth), Bruce Dern (il generale) e Channing Tatum (Jody)