Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto finisce con il ritorno di Gennarino e Raffaella a casa: i due tornano presto alle loro vite e ai loro ruoli sociali precedenti. Lei abbraccia di nuovo lo stile di vita dell’alta borghesia delle sue amiche; lui torna a una vita da operaio e marito. Abbandonato dall’oggetto dei suoi desideri, Gennarino torna sconfitto alla sua triste vita e al suo matrimonio senza amore, lontano da un’isola idilliaca nel Mar Mediterraneo.
Come abbiamo visto nel corso del film di Lina Wertmüller, i ruoli sociali di Gennarino e Raffaella si invertono sull’isola. Mentre lei deve fare affidamento su di lui per il cibo, Gennarino vuole che lei sia la sua schiava, convinto che le donne siano nate per servire gli uomini. La costringe persino a sopportare il compito indecoroso di lavare la sua biancheria intima. Quando lei reagisce con rabbia e sfida, lui la schiaffeggia. Gennarino inizia a violentarla, ma poi cambia idea, decidendo che sarebbe più soddisfacente se lei si concedesse a lui volontariamente. Più tardi, quella sera, Raffaella si avvicina a lui ed entrambi si abbandonano volentieri a un sesso appassionato. Lui vuole che lei si innamori di lui e lei diventa sottomessa a lui. Alla fine avvistano una nave e, sebbene entrambi siano riluttanti a interrompere il loro paradiso ritrovato, fanno dei segnali alla nave e vengono salvati.
Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, è una commedia romantica d’avventura del 1974, scritta e diretta da Lina Wertmüller, con Giancarlo Giannini e Mariangela Melato protagonisti. Il film segue le vicende di una donna benestante la cui vacanza in barca con gli amici nel Mar Mediterraneo prende una piega inaspettata quando lei e uno dei membri dell’equipaggio della barca vengono separati dagli altri e rimangono bloccati su un’isola deserta. Le convinzioni capitaliste della donna e quelle comuniste dell’uomo si scontrano, ma durante la lotta per sopravvivere a queste circostanze inaspettate, i loro ruoli sociali si invertono. Il film è stato accolto da recensioni discordanti, ma in gran parte positive, e ha vinto il National Board of Review of Motion Pictures Award del 1975 per il miglior film straniero. Nel 2002 è uscito un remake in lingua inglese interpretato da Madonna e diretto dall’allora marito Guy Ritchie.