Un teatro di Londra si è reso protagonista di un particolare siparietto legato all’avviso agli spettatori sui contenuti di uno spettacolo. Accanto al suggerimento di fare attenzione per il linguaggio forte e ai momenti di xenofobia si cita “la gestione di un uovo cotto”.
Siamo al Vic Theatre di Londra dove va in scena lo spettacolo tratto da Further Than the Furthest Thing di Ziennie Harris. Gli autori hanno voluto avvisare il pubblico su diversi trigger warning sottolineando come la produzione contenesse “un linguaggio forte, temi come lo sfollamento, xenofobia, raffigurazioni di gravidanza e omicidio infantile”. Inoltre veniva sottolineato come nello spettacolo fossero affrontati temi come la malattia mentale, il suicidio e la violenza sessuale. Fino a qui niente di strano se non fosse che si arriva poi all’ultimo avvertimento quello sul fatto che lo spettacolo prevede “la gestione di un uovo cotto” per mettere in guardia dunque chiunque abbia un’allergia.
Rapidamente l’annuncio del teatro sull’allergia alle uova ha fatto il giro del web, diventando una storia virale che ha fatto interagire numerosi utenti. L’avviso riesce a guardare ogni interesse del pubblico anche nei minimi particolari, ma di fatto un annuncio così non si era mai visto soprattutto perché legato a un cibo che di solito non è soggetto a gravi intolleranze alimentari come potrebbero essere per esempio le fave. Chiunque è affetto da favismo infatti può avere dei problemi anche trovandosi semplicemente nei pressi di una di queste leguminose.