Il paradiso può attendere termina con Joe Pendleton che perde la memoria delle sue passate identità, continuando a vivere nel corpo del giocatore di football Tom Jarret. Nonostante gli eventi, l’uomo si innamora nuovamente di Betty, pronto a ricominciare la loro storia d’amore.
In seguito ad un incidente stradale, il quarterback Joe Pendleton (Warren Beatty) si ritrova al cospetto del signor Jordan (James Mason) in Paradiso. Scoperta la precoce morte dell’uomo, il funzionario ordina che la sua anima venga rimessa al suo posto. Purtroppo, il corpo originale è cremato. Così, Jordan offre come alternativa provvisoria la reincarnazione nel ricco industriale Leo Farsworth.
Preso possesso del nuovo corpo poco prima che venga assassinato dalla moglie Julia (Dyan Cannon), egli si innamora in seguito dell’ambientalista inglese Betty Logan (Julie Christie). Chiedendogli di sposarlo una volta che avrà sbrigato le pratiche per il divorzio. Dopo aver cambiato le politiche aziendali delle Farsworth Industries, e aver acquistato la sua vecchia squadra di football, Joe/Leo intende allenarsi a qualunque costo per giocare la finale del campionato.
Dopo che il corpo provvisorio viene irreversibilmente danneggiato, Joe viene richiamato nel Regno dei Cieli da Jordan, affinché gli venga assegnato il corpo del suo ex compagno di squadra Tom Jarret. Riuscito a condurre i Rems alla vittoria poco prima che sia reso pubblico il decesso di Jarret, Pendleton perde la memoria delle sue precedenti incarnazioni. Tuttavia, si rinnamora lo stesso di Betty.
Curiosità su Il paradiso può attendere
La pellicola è un rifacimento della pellicola del 1941 L’inafferrabile Signor Jordan di Alexander Hall.
Il regista Buck Henry dichiarò che alcuni componenti della troupe svennero durante le riprese della scena in paradiso, a causa delle macchine del fumo utilizzate per simularne le nuvole.
Durante la stagione dei premi 1979, il film si è aggiudicato 3 Golden Globe (Miglior film commedia o musicale, Miglior attore in un film commedia o musicale e Miglior attrice non protagonista) e un premio Oscar (Miglior scenografia).