Il 20 marzo 1969, a Gibilterra, John Lennon e Yoko Ono si sposano. E da sempre, l’artista nipponica è stata considerata l’unica responsabile della fine dei Beatles. Ono è stata a lungo oggetto di critiche, accuse e teorie complottiste, ma la realtà sembra essere molto più complessa. Per comprenderla, infatti, è necessario partire dalla situazione interna al gruppo che, ad un certo punto, inizia a diventare contrastante.
Già prima dell’arrivo di Yoko nella vita di Lennon, infatti, i Beatles attraversano un periodo turbolento. A metterli in crisi, in particolare, è la morte del loro manager Brian Epstein, avvenuta nel 1967. Questo lascia un vuoto gestionale che aumenta le tensioni interne. Epstein, infatti, non era solo un manager, ma soprattutto un mediatore tra i membri del gruppo, capace di gestire gli equilibri e le divergenze. Senza di lui, le differenze creative e personali tra i quattro musicisti diventano più evidenti. In questa condizione di confusione, in cui Paul McCartney cerca di assumere un ruolo di leadership scontentando Lennon e Harrison, si aggiunge anche la presenza di Yoko Ono.

La donna entra nella vita di Lennon nel 1966 e i due diventano subito inseparabili. La loro relazione è molto intensa e John inizia a coinvolgerla nelle sessioni di registrazione dei Beatles, cosa che crea attriti con gli altri membri. Fino a quel momento, infatti, i quattro di Liverpool avevano tenuto le loro fidanzate e mogli sempre in un ruolo marginale nella produzione musicale della band. Yoko Ono, dunque, diventa presto una presenza ingombrante, un quinto elemento del gruppo mai richiesto e desiderato dagli altri, ma sicuramente, non può essere vista come l’unica causa alla base dello scioglimento dei Beatles. Più che altro si è trattato di un insieme di fattori.
Ogni membro della band stava seguendo un percorso personale e artistico sempre più distinto. McCartney spingeva per mantenere un’identità coesa, mentre Lennon, Harrison e Starr volevano esplorare nuove direzioni.
La scelta del nuovo manager, Allen Klein, fu un punto di grande scontro tra i membri. Lennon, Harrison e Starr lo appoggiavano, mentre McCartney preferiva affidare la gestione al futuro suocero, Lee Eastman. La mancanza di un accordo alimentò ulteriormente le tensioni.
Tutti e quattro i Beatles, inoltre, iniziarono a lavorare su progetti individuali. Harrison pubblicò brani che non trovavano spazio nei dischi della band, Lennon si dedicò alla sua musica con Yoko Ono e McCartney iniziò a registrare da solo.
Anche gli stessi Beatles, col tempo, hanno riconosciuto che la narrazione su Yoko Ono era esagerata. Paul McCartney, in diverse interviste, ha ammesso che la band era destinata a separarsi indipendentemente da lei. John Lennon, dal canto suo, ha sempre sostenuto che Yoko fosse stata la sua fonte di ispirazione e non un elemento di divisione.