La Champions League 2025/26 inizia questa sera con gli incontri della prima giornata della fase a gironi, un format, inaugurato lo scorso anno, che ha dato un pizzico di pepe in più alla competizione per club più importante al mondo. Con la Juventus prima italiana a scendere in campo contro il PSV Eindhoven la domanda che ci si pone è come Inter, Juventus, Napoli e Atalanta possono competere con le big eight europee, ovvero Liverpool, PSG campione in carica, Barcellona, Arsenal, Chelsea, Bayern Monaco, Real Madrid e Manchester City.
Il segreto è partire forte. 16 punti garantiscono la qualificazione diretta agli ottavi, mentre sotto gli 11 punti si rischia l’eliminazione.

Il Napoli, campione d’Italia, è la squadra italiana con maggiori chance, ma il suo debutto, giovedì, contro il Manchester City di Guardiola, Haaland e Donnarumma (unico campione d’Europa in carica, mandato via in malo modo dal PSG) sarà un banco di prova fondamentale. L’Inter di Chivu, forte dell’esperienza delle ultime stagioni, ma ancora traumatizzata da una finale in cui è stata surclassata dal Paris Saint-Germain e da una partenza in campionato zoppicante, dovrà sfruttare al meglio le prime partite, considerate più abbordabili, per poi affrontare Liverpool e Arsenal a San Siro. Si comincia domani con l’Ajax.
Per la Juventus, il girone si presenta in salita, con Real Madrid e Villarreal in trasferta. L’obiettivo è arrivare al finale di stagione con lo slancio giusto per giocarsi le sue carte. Più complicato il cammino dell’Atalanta, che dovrà cercare di sfruttare ogni occasione, a partire dalla partita di domani contro un PSG privo di alcuni elementi chiave.
L’Italia non vince la Champions League dal 2010 quando ad assicurarsela fu l’Inter di Mourinho, in finale contro Il Bayern Monaco. E la mancanza di club con risorse illimitate, come quelli presenti negli altri campionati top, rende la sfida ancora più difficile.