L’Inter è la squadra campione d’Italia di quest’anno. La vittoria è arrivata lunedì sera nella partita più importante per i nerazzurri, ovvero il derby contro il Milan. Eppure, in queste ore si sta parlando di scudetto di cartone. Come mai? Tutto nasce da uno sfottò dei milanisti che prima del fischio d’inizio della partita avevano tappezzato le tribune del Meazza con un volantino irridente. Il foglietto aveva lo stemma della Juventus, ma i colori dell’Inter. Con una frase: Festa della Stella di Cartone. Il riferimento è allo scudetto vinto “a tavolino” dall’Inter, nel 2005/2006, dopo lo scandalo Calciopoli.
Un tricolore, sottratto alla Juventus per motivi di giustizia sportiva, e finito nel carnet dei nerazzurri. Che proprio grazie ai giudici sono arrivati a un computo totale di 20 campionati vinti. Traguardo che vale la seconda stella, come vi abbiamo spiegato qui.
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Dunque, per i cugini del Milan, l’Inter è equiparabile in tutto e per tutto ai super nemici della Juventus, poiché si sono fregiati di un simbolo, la stella d’oro, che in realtà non dovrebbe spettargli. Non sul campo, almeno.
La questione non amareggia più di tanto i neocampioni d’Italia che in questo momento hanno solo voglia di festeggiare. Sullo “scudetto di cartone” è intervenuto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, grande tifoso dell’Inter. “Quello mi fa godere, quanto mi fa godere. È lo scudetto che ci inorgoglisce di più perché sancisce che noi eravamo gli unici di quelli in testa a non aver imbrogliato“, ha spiegato.
Sullo scudetto di cartone ha espresso il suo pensiero anche l’ex patron nerazzurro Massimo Moratti, intervistato dalla Gazzetta dello Sport. “Senza tutto quello che sappiamo saremmo già a quota 25. Senza la Juve, saremmo arrivati prima alla doppia stella“, ha detto.