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Home » Sport » Il Napoli campione d’Italia ricevuto dal Papa che ironizza: “Dicono che sono della Roma, ma non è vero”

Il Napoli campione d’Italia ricevuto dal Papa che ironizza: “Dicono che sono della Roma, ma non è vero”

Il Papa ha accolto il Napoli scudettato parlando dell'importanza sociale di questa vittoria che ha reso felice la sua cuoca, Rosa.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino27 Maggio 2025
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Papa Leone XIV con Aurelio De Laurentiis
Papa Leone XIV con Aurelio De Laurentiis (fonte: Vatican News)
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Continua il trionfo del Napoli che dopo aver vinto lo scudetto venerdì scorso, e la grande festa della città di ieri, oggi è stato ricevuto da Papa Leone XIV. Il Santo Padre ha accolto De Laurentiis e la squadra con una battuta:

“La stampa dice che io sono romanista. Ma benvenuti: quello lo dice la stampa, non tutto quello che leggete nella stampa è vero“.

McTominay stringe la mano al Papa
McTominay stringe la mano al Papa (fonte: Vatican News)

Poi, Prevost si è complimentato per la vittoria del campionato, rimarcando quanto sia stato importante per Napoli. Dal canto suo, il presidentissimo ha regalato al Pontefice una magia col numero 10, autografata dalla squadra, e la scritta Papa Leone XIV. Il Papa ha anche portato i saluti della sua cuoca personale, la signora Rosa, tifosissima degli azzurri:

“Complimenti anche da una signora che in questi giorni sta facendo da mangiare per me e che è di Napoli e dice “Tanti auguri!”. Vorrebbe essere anche qui, lei, la signora Rosa, molto tifosa!“.

Leone XIV ha anche sottolineato l’importanza della vittoria della squadra:

“Vincere il campionato è un traguardo che si raggiunge al termine di un lungo percorso, dove ciò che conta di più non è l’exploit di una volta, o la prestazione straordinaria di un campione. Il campionato lo vince la squadra, e quando dico “squadra” intendo sia i giocatori, sia l’allenatore con tutto il team, sia la società sportiva», ha poi aggiunto.

Perciò, sono contento di accogliervi adesso – ha proseguito -, per mettere in risalto questo aspetto del vostro successo, che ritengo il più importante. E direi che lo è anche dal punto di vista sociale. Sappiamo quanto il calcio sia popolare in Italia e nel mondo. E allora, anche sotto questo profilo, mi sembra che il valore sociale di un avvenimento come questo, che supera il fatto meramente tecnico-sportivo, è l’esempio di una squadra – in senso lato – che lavora insieme, in cui i talenti dei singoli sono messi al servizio dell’insieme“.

In tutto questo, però, c’è stato un piccolo contrattempo. L’incontro, iniziato con qualche minuto di ritardo e durato più del previsto ha fatto perdere il treno ai giocatori, prenotato per le 12.30.

 

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