Granchi vivi all’interno di vaschette di polistirolo, avvolti nel cellophane e messi sugli scaffali hanno turbato gli acquirenti all’interno di un negozio di pesce in Giappone. Il video è diventato virale e molti utenti hanno scritto: “Si muovono ancora, sembra un film horror!”. Il contenuto è stato realizzato in un esercizio commerciale di Rikuzentakata, città della prefettura di Iwate, in Giappone.
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Il video mostra chiaramente un granchio che cerca di liberarsi dalla trappola della pellicola trasparente, ma senza riuscirci. Si dimena, si alza e si abbassa senza trovare una via di fuga. Un altro, invece, grazie alle chele, riesce a creare un foro e uscire parzialmente dalla pellicola.
“È una tortura” scrive uno dei milioni di utenti che hanno visualizzato il filmato (il contatore ha già superato le 19 milioni di visualizzazioni). La tipologia di imballaggio che si vede nel video indigna molto gli amanti degli animali: secondo uno studio pubblicato dal Journal of Experimental Biology nel 2013 e condotto dai biologi Elwood e Barry Magee, dell’irlandese Queen’s School of Biological Sciences, anche i crostacei provano dolore. Sia che vengano immersi in acqua bollente, come nel caso delle aragoste, sia che finiscano impacchettati nella plastica.
Secondo quanto riportato da Gambero Rosso, nel 2017 un altro caso di granchi imballati nella plastica aveva fatto il giro della rete grazie a un video pubblicato da Licia Colò. La conduttrice aveva trovato i crostacei ancora in vita chiusi in confezioni ermetiche in un supermercato di Ostia e li aveva liberati in mare come gesto di protesta. Un po’ come aveva fatto una turista, che la scorsa estate, aveva liberato un’aragosta in mare, dopo averla acquistata in un ristorante.