Con il termine Babbo Natale Segreto (o Secret Santa in inglese ) si indica uno scambio di regali natalizi anonimi, svolto all’interno di un gruppo, più o meno ristretto, di amici o colleghi di lavoro, in cui il destinatario di ogni regalo non conosce l’identità della persona che gliel’ha donato; la tradizione, molto diffusa nei paesi anglosassoni, rappresenta un modo efficace per organizzare uno scambio di doni a costi relativamente contenuti.
Un classico Babbo Natale Segreto è così strutturato; una volta definito il numero esatto di partecipanti, l’organizzatore della raccolta farà estrarre, da una lista di bigliettini accuratamente piegati, a ciascuno dei donatori il nome della persona a cui dovrà fare il regalo; ovviamente, se un partecipante dovesse estrarre il proprio nome, l’operazione andrà ripetuta. Così facendo, ciascuno sa a chi dovrà fare un regalo, ma non saprà a sua volta da chi lo riceverà.
Conclusa questa prima fase, ciascuno provvederà ad acquistare il regalo per il destinatario che gli è stato assegnato, rispettando un budget di spesa prefissato, generalmente medio basso, da concordare in fase preliminare, prima dell’estrazione dei nomi. Quest’accortezza è necessaria da un lato per stabilire una soglia di prezzo accessibile a tutte le tasche, e dall’altro per evitare che i partecipanti, lasciati liberi di scegliere, virino su regali troppo economici, o al contrario, troppo costosi ed impegnativi. Nella scelta del regalo, è consigliato invece evitare i doni troppo generici. Sarebbe bene dunque informarsi su gusti e necessità del destinatario assegnato, in modo da evitare brutte figure.
Terminata la fase di accaparramento dei doni, non resta che organizzare un momento di ritrovo collettivo destinato all’apertura dei regali. In alcune varianti della tradizione, una volta che il regalo è stato aperto, il donatore può rivelare la propria identità al destinatario; nella strutturazione classica, questa mossa resta comunque sconsigliata.