La chiamano già saccatura artica, un aggettivo che fa battere i denti, nonostante il fine settimana appena trascorso sia stato quasi estivo. Ma al di là dell’appellativo, che cos’è una saccatura? Spiegata in maniera semplice è una zona di bassa pressione (che porta quindi a un tempo cattivo), a forma di cuneo. Una specie di sacca, appunto, che si forma tra due aree di alta pressione. In questo momento, dunque, l’Italia si trova nel bel mezzo di uno scontro tra l’aria calda e quella più fredda. L’aria fredda arriva da Scozia e Islanda e spinge verso sud delle correnti di matrice polare. Risultato: temperatura in netta discesa anche di 15 gradi, temporali anche molto intensi, con rischio di grandinate.
Già da oggi la percezione del fresco sarà più marcata, ma tutto diventerà ufficiale da domani. Quando la primavera lascerà spazio all’autunno (almeno a livello di sensazioni) e per molti giorni. Gli esperti di previsioni meteorologiche parlano di instabilità almeno fino al 20 Aprile. Tuttavia, è possibile che la sensazione di essere tornati indietro di qualche mese, si protragga anche oltre.
Lo scenario accomunerà tutta l’Italia ma in modo diverso. Il freddo sarà più intenso al nord, con nevicate in montagna abbondanti e sulle regioni orientali della Penisola. Qui in particolare i venti saranno molto forti. A Trieste, infatti, si prevede anche vento di Bora, oltre i 100km/h. Al sud, invece, saranno la pioggia a farla da padrona.
Scenario anomalo? Certo. Anche le alte temperature dello scorso fine settimana rientrano nella categoria. Quindi lo scenario sta semplicemente complicandosi. Portando a un maltempo diffuso. Soprattutto nel prossimo weekend che potrebbe essere caratterizzato dall’intervento di una saccatura scandinava.
Rimettete da parte giacche leggere e shorts. Per qualche giorno ancora dovremo indossare indumenti più pesanti e portare sempre in borsa l’ombrello.