L’ultima apparizione in senso assoluto della leggenda del cinema americano John Wayne fu il 9 aprile 1979, durante la cerimonia degli Oscar. Qui, introdusse il premio per il miglior film, che andò a Il cacciatore di Michael Cimino. Sofferente e dimagrito per la malattia, la platea gli tributò una standing ovation. Nel ringraziare i colleghi John Wayne: disse: “Questa è l’unica medicina di cui ho veramente bisogno. Sono qui e come Oscar ho programmato di restare qui permolto tempo ancora”.
Wayne morì di lì a poco, ovvero l’11 giugno 1979, per un tumore allo stomaco. La sua tomba si trova nel cimitero di Corona del Mar, in California. Poco prima di spirare, si convertì al cattolicesimo, ricevendo il battesimo da Marcos Gregorio McGrath, arcivescovo di Panamá.
Per quanto riguarda il suo ultimo film, fu Il pistolero, film di Don Siegel del 1976. All’epoca era già gravemente malato e interpretò, forse non per casualità, la parte di un anziano e leggendario pistolero, affetto da un cancro incurabile, tornato nella sua città per regolare dei conti in sospeso. Insomma, un vero testamento cinematografico, il suo, che chiuse una carriera trionfale.
John Wayne, pseudonimo di Marion Robert Morrison, ha incarnato più di chiunque altro l’eroe americano, con luci e ombre. Simbolo del western, The Duke, questo il suo soprannome vinse un Premio Oscar nel 1970 per Il Grinta e tre Golden Globe.