Alessandro Michele ha preso in mano la direzione della maison Valentino da poco più di due mesi e già ha iniziato a stupire con le sue scelte. In molti, infatti, attendevano il debutto ufficiale sulle passerelle il prossimo settembre a Parigi. Michele, invece, ha deciso di anticipare notevolmente i tempi con un’anteprima della collezione Pre – Spring 2025 di Valentino con capi ready to wear. Una scelta volta che evidenzia la direzione presa dall’ex direttore di Gucci. E, soprattutto, che accende la curiosità degli appassionati. In sostanza, dunque, si tratta di un’occasione in cui la moda si unisce alla perfezione al marketing.
A questo, poi, si aggiunge anche una fusione tra il tocco riconoscibile di Alessandro Michele e l’eleganza senza tempo di cui la storica casa di moda è sempre stata il faro nelle fitte nebbie di tendenze passeggere e spesso discutibili. Un’unione che, stando ai modelli presentati, si va a concretizzare nei completi bianchi super femminili caratterizzati da giacca corta e gonna sopra il ginocchio, ispirati alla collezione Bianca firmata da Valentino nel 1968.
Ci sono poi gonne midi animalier, camicie a collo alto con le ruches. E abiti da sera tempestati di paillettes. Abiti a parte, però, quello che questa anteprima mette in evidenza è l’importanza dell’accessorio e il posto in primo piano che sta tornando ad occupare. Ecco, dunque, che la collezione formata da Alessandro Michele propone l’utilizzo. sempre appropriato, di turbanti, sciarpe di seta e lunghi fili di perle. Tutti elementi che hanno lo scopo di esaltare il look scelto e mai di soffocarlo.
Questi gli elementi che hanno lo scopo d’ingolosire il mondo della moda e chi la osserva con particolare attenzione e passione. Ovviamente non tutte le carte sono state scoperte e, soprattutto, non sono stati rivelati gli assi che Michele custodisce per la sua prima collezione sotto la benedizione di Valentino. Inutile dire che le critiche sono dietro l’angolo e non verranno risparmiate, soprattutto dopo l’era di Pierpaolo Piccioli, che ha saputo reinterpretare lo stile della maison con grande soddisfazione di molti.
Nonostante questo, però, è bene considerate che Michele e Piccioli rappresentano due personalità completamente diverse e due visioni personali d’intendere la moda. Alla luce di questo, dunque, è ancora più interessante rimanere ad osservare in quale direzione il nuovo direttore porterà il brand.