Vera Slepoj è stata psicologa e scrittrice. Spesso e volentieri è intervenuta in televisione per commentare, come esperta di comportamenti umani, fatti di cronaca di diversa entità. La donna è stata trovata senza vita nelle scorse ore, nella casa di Padova, forse a causa di un malore.
Vera Slepoj nasce a Portrogruaro in provincia di Venezia il 3 maggio 1954. Si laurea in psicologia all’Università di Padova nel 1977, con una tesi sulla “Devianza e i meccanismi di controllo in una società attuale”.
Inizia il suo lavoro come divulgatrice negli anni ’80 quando inizia a collaborare con la rivista Riza Psicosomatica. Grazie al suggerimento di Klaus Davi scrive il suo primo libro, “Capire i sentimenti”, edito da Mondadori. Il suo focus dunque diventano i sentimenti e le relazioni di coppia. Temi che affronta sempre con grande seguito su svariati settimanali femminili come Io Donna, Oggi, Gioia, Diva e Donna e sulla rivista Giallo. Qui, in particolare, si esprime soprattutto su storie di cronaca nera.
Slepoj ha anche una breve esperienza politica prima tra le file di Alleanza Nazionale alle Europee del 1999. Poi, dell’UDC nel 2006. Più lunga invece l’attività amministrativa, visto che dal 1999 al 2004, su indicazione di Gianfranco Fini, segretario di AN, è assessore alla cultura, musei e servizi sociali alla provincia di Padova. Nel curriculum, anche l’attività di psicologa per il Palermo Calcio per la stagione ’99-2000.
Vera Slepoj lega il suo nome a una polemica più pop, se vogliamo: la crociata contro Sailor Moon. Cartone animato che secondo lei rischiava di compromettere l’identità sessuale dei ragazzi. Questo perché nella quinta stagione dell’anime c’erano le Sailor Starlights. Un gruppo composto anche da ragazzi che si potevano trasformare in guerriere Sailor, quindi da maschi a femmine. Mediaset decide allora di intervenire sul cartone, con pesanti cambi al montaggio. Oltre a trasformare la relazione lesbo tra Sailor Uranus e Sailor Neptune in semplice amicizia.
Slepoj come detto è spesso intervenuta per commentare fatti di cronaca nera, come la strage di Erba. Nel nostro articolo sul profilo psicologico di Olindo Romano, abbiamo riportato le dichiarazioni della dottoressa, secondo cui Romano era un individuo debole, fortemente suggestionabile.
Nel 2006 si esprime anche sul caso degli abusi su minori a Rignano Flaminio, giunto poi all’assoluzione degli imputati, tra cui l’autore Rai Gianfranco Scancarello, nel 2014 in Appello. Secondo Slepoj, come riportato da Reuters, l’eccessiva bonarietà nei confronti degli imputati stava portando alla negazione del problema della pedofilia nella società italiana.
Sul web, tra i primi a condividere il dolore per la sua morte, la scrittrice Catena Fiorello.
Anche il sindaco di Padova Sergio Giordani ha espresso il suo cordoglio:
“Ci mancheranno il suo entusiasmo e la sua simpatia, così come la sua capacità di trattare in modo chiaro e divulgativo temi importanti come le relazioni affettive e altre complesse problematiche sociali“.
Seguito dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, secondo cui Slepoj era “una donna coraggiosa che ha saputo indagare con profondità e arguzia l’animo umano e la nostra società“,