Non accennano a diminuire le polemiche dopo l’abbandono di Angela Carini del match di pugilato femminile, categoria 66 kg, contro Imane Khelif, ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. L’incontro è durato solo 46 secondi, poi l’azzurra ha abbandonato il ring per aver ricevuto un colpo troppo duro.
Un epilogo amaro arrivato al termine di discussioni, anche aspre, circa le caratteristiche fisiche della boxeur algerina, che vive la condizione di intersex. Imane è una donna, che ha un’iperproduzione di ormoni maschili. A sostenere l’algerina, con qualche riserva, è arrivata la campionessa mondiale in carica, e favorita numero uno ai Giochi, Amy Broadhurst. L’irlandese aveva sconfitto Khelif nella finale mondiale del 2022, e dal suo profilo X ha pubblicato il video dell’incontro, che è stato oscurato, ma che vi riproponiamo qui.
Nel suo post Broadhurst chiede alle e ai followers di esprimere un pensiero al riguardo, sottolineando, implicitamente, come Khelif non sia quel mostruoso essere violento, dipinto nelle ultime ore e che non sia imbattibile. Tuttavia, spostando un po’ il tiro, ha aggiunto in un commento:
“Se è un uomo e verrà accertato al 100%, sarà disgustata di averci combattuto e così tante altre. Una donna contro un uomo non è una cosa giusta. Ma al momento nessuno sa quale sia la verità“.
If this is a man and it becomes 100% fact , I’ll be disgusted that I was in the ring and so was many others. A man vs a woman is far from ok. But right now nobody knows what the true facts are 🫤
— Amy Broadhurst (@amybroadhurst12) August 1, 2024
Il Comitato Olimpico Internazionale ha ammesso Khelif alla competizione, sottolineando che il livello di ormoni maschili della pugile fosse nella regola. Khelif ebbe invece una squalifica ai Mondiali per un’eccessiva presenza di ormoni maschili. E, secondo l’International Boxing Association, ente non riconosciuto dal CIO, anche per la presenza di cromosomi del sesso biologico maschile, gli XY. Che Khelif sia donna è accertato. Che viva una particolare condizione di VSC, ovvero variazione delle caratteristiche del sesso, anche.
Angela Carini, che si è scusata per non aver salutato Khelif al termine della sfida, ha spiegato al Corriere della Sera:
“Sul ring ho detto che non è giusto. Non è giusto rinunciare a un’Olimpiade che era la mia Olimpiade. Ma non sta a me giudicare. Io non sono nessuno per giudicare Imane. La verità è che non sappiamo nulla della mia avversaria, tranne una cosa: che lei non ha nessuna colpa. È una ragazza che è qui per fare le Olimpiadi, come me. Chi sono io per giudicarla? Non spetta a me, spetta agli altri farlo. Sono scesa dal ring piena di rabbia. Non ho mai concluso un incontro senza salutare la mia avversaria. Chiedo scusa a Imane per non averla salutata. Credo di aver dimostrato maturità, di non aver perso l’onore. Quello che è successo non fa di me una donna meno forte“.
Al fianco di Angela Carini sono scese la premier Giorgia Meloni, che l’ha incoraggiata in un post su X, e la scrittrice J.K. Rowling, che invece ha parlato di “Violenza indicibile“, subita dalla nostra atleta.