I calcoli renali (ma possono trovarsi anche nelle vie biliari) sono delle piccole formazioni simili a pietre. Si formano quando la concentrazione delle urine è più alta del solito e questa sovra-saturazione, fa precipitare e formare dei cristalli che si aggregano diventando dei veri e propri sassolini.
Finché rimangono nei reni non ci sono sintomi rilevanti. Il problema sussiste quando, come nel caso del nostro Gianmarco Tamberi, i calcoli scivolano nell’uretere, quel canale tubolare che connette i reni alla vescica. In questo caso abbiamo la colica renale che causa dolore insopportabile, nausea, vomito e sudorazione fredda. La febbre, oltre i 38 gradi, si segnala nel caso possano esserci infezioni alle vie urinarie.
Da cosa sono formati i calcoli? Quelli più comuni da ossalato di calcio. Ma ci sono anche quelli fatti di acido urico che, essendo radiotrasparenti, sono visibili solo alla ecografia. Tendono a sciogliersi completamente, alcalinizzando le urine con una terapia medica. Dell’elenco fanno parte i calcoli di cistina e quelli che si formano in seguito a pericolose infezioni delle vie urinarie.
La patologia legata ai calcoli, ovvero la calcolosi, è abbastanza diffusa e trattabile. In genere insorge per familiarità o anche per una dieta particolarmente proteica e scarsa assunzione di liquidi.
Per diagnosticare i calcoli servono esami canonici: ecografia e TAC, generalmente senza mezzo di contrasto, solo nei casi più gravi.
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Se i calcoli sono piccoli, vengono espulsi naturalmente con le urine, con un po’ di pazienza e tantissimo dolore. Curabile attraverso la somministrazione di antidolorifici o antinfiammatori specifici. Nel caso dovessero essere più grandi, si procede con la cosiddetta Litotrissia. Una tecnica che “bombarda” il calcolo con onde d’urto per farlo eliminare. L’operazione chirurgica vera e propria si ha solo in casi complessi di calcolosi.
Si possono prevenire i calcoli? Certamente. L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale. Quindi si consiglia l’assunzione di almeno due litri di acqua al giorno, la ridurre di alimenti iper proteici, come la carne, a favore di frutta e verdura. Vanno ridotti anche il cioccolato e alcune verdure come spinaci e asparagi che hanno elevate quantità di calcio. Meglio consumare alimenti con acido citrico che contrasta la formazione del calcio (gli agrumi per esempio).