Freaks Out di Gabriele Mainetti si conclude con Matilde, Fulvio, Cencio e Mario che, grazie anche all’aiuto del gruppo partigiano guidato dal Gobbo, spazzano via un intero plotone di soldati nazisti. Dopo aver assistito al sacrificio di Israel, il proprietario del circo dove si esibivano come freaks, si rimettono in viaggio attraverso l’Italia dominata dal regime fascista.
Fantasy storico, co-musicato, co-prodotto, co-scritto e diretto da Gabriele Mainetti, Freaks Out è un’opera che riflette sulle problematiche contemporanee relative alla diversità e sull’accettazione di sé. E sancisce, per così dire, un incontro culturale tra il cinema italiano e il cinema americano degli anni ’80.
Mentre si inasprisce il secondo conflitto mondiale, nella Roma fascista si esibisce il circo Mezzapiotta guidato dal proprietario ebreo Israel (Giorgio Tirabassi). La sua caratteristica? Le stelle sono quattro fenomeni da baraccone. Si tratta di Fulvio (Claudio Santamaria), un uomo affetto dalla ipertricosi che lo rende nell’aspetto una bestia sovraumana. Cencio (Pietro Castellitto), un ragazzo albino con l’abilità di controllare gli insetti. Mario (Giancarlo Martini), un nano capace di controllare i metalli. E Matilde (Aurora Giovinazzo), una ragazza capace di produrre scariche elettriche dalle proprie mani.
Quando Israel scompare improvvisamente, i quattro decidono di dividersi. Si imbattono dunque nel Berlin Zircus, un prestigioso circo nazista il cui proprietario Franz (Franz Rogowski), un uomo dalle grandi abilità chiaroveggenti, cerca persone con capacità speciali. Il suo fine è sottoporle a tortura, allo scopo di individuare gli eletti.
Matilde dopo varie peripezie vissute insieme ad un gruppo di partigiani guidato dal Gobbo (Max Mazzotta), riesce a scorgere il proprietario del circo dentro un camion di deportati. Tuttavia, non riesce a salvarlo per la mancanza di controllo dei propri poteri elettrici. Nel tentativo di salvare i suoi compagni, la ragazza viene catturata dagli uomini di Franz e portata al Berlin Zircus. Qui il suo gestore intende organizzare un grande spettacolo davanti alle figure più importanti del Terzo Reich, incluso il fratello maggiore Amon (Sebastian Hulk).
Dopo essere stato deriso dall’alto comando per le sue idee di utilizzo del gruppo di freaks come armi belliche, Franz assassina suo fratello e ne ruba l’identità. Si mette così all’inseguimento dei quattro. I quali, nella fuga dal padiglione, si imbattono in uno dei treni della morte dove si trova il loro amico.
Fermato il convoglio e messa fuori gioco la pattuglia, i freaks iniziano una brutale lotta contro la guarnigione dell’indovino nazista, con l’aiuto dei partigiani. Quando Matilde sta per essere colpita a morte da un soldato, Israel si prodiga per salvarle la vita. In questo modo fa sì che la giovane sprigioni tutto il suo potere per sconfiggere i tedeschi.
Vedendo la sconfitta imminente, Franz si suicida. I partigiani possono liberare tutti i deportati dal convoglio. Seppellito il loro vecchio proprietario e amico, Fulvio, Matilde, Cencio e Mario possono mettersi in viaggio verso l’America. Finalmente liberi.