L’universo di Star Wars da una parte, creato da George Lucas. Quello di Star Trek, ideato dallo scrittore Gene Roddenberry dall’altra. Questo scontro tra titani ha segnato (idealmente) la vita degli appassionati di sci-fi, nerd e non solo. Perché in fondo si sfidano due delle creazioni narrative più importanti degli ultimi anni, capaci di generare community agguerrite ma soprattutto partecipi. E la domanda è: ci fu davvero una guerra galattica a distanza tra i padri di Guerre Stellari e delle avventure della Enterprise? La risposta è ovviamente no. Una delle testimonianze più interessanti, in tal senso, è l’interazione fra Lucas e Roddenberry che risale al 1987. Entrambi erano presenti alla prima convention ufficiale di Star Wars.
Nel filmato d’archivio di George Lucas saluta il pubblico festante di fan. E, sul più bello, Gene Roddenberry appare come ospite sorpresa, stringendo la mano del suo omologo. In quella che poi sarebbe diventata l’unica foto tra i due. Roddenberry, nel tripudio generale, ha detto:
“Grazie! Sono un fan di Star Wars! Lo sono stato dal primo momento che l’ho visto. Quando l’ho visto per la prima volta mi sono un po’ arrabbiato perché era uno di quei film che avrei voluto girare io. Poi ho avuto la pessima sensazione che non avrei potuto. La cosa bella è che io e George abbiamo i nostri shows, i nostri universi. E nessuno di noi ha mai provato a immischiarsi in quello dell’altro. E questa è una lezione per tutti voi. FATE LE VOSTRE COSE!“
Perché allora si parlava di rivalità? Semplicemente perché sarebbe stato impossibile non mettere a confronto le due saghe di fantascienza più popolari, separate 11 anni l’una dall’altra. Se Star Trek vede la luce nel 1966, Guerre Stellari arriva nel 1977. Ma avevano approcci diversi al genere. Se Lucas era più focalizzato sulla narrazione avventurosa e sui grandi effetti speciali, Roddenberry aveva un imprinting più sociale e filosofico.
Nato a El Paso, il 19 agosto 1921, lo scrittore era un fermo sostenitore dell’idea che l’umanità, in futuro, avrebbe superato le divisioni e i conflitti per unirsi in una società pacifica e prospera. In questo senso, il modello offerto dalla sua storia è chiaro. Le avventure di un’astronave che esplora il cosmo alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà, sempre con scopi pacifici, incarna l’ottimismo degli anni ’60.