Midsommar – Il villaggio dei dannati si conclude con l’ultimo rituale organizzato dall’abominevole comunità degli Hårga per le celebrazioni del solstizio d’estate. Il rito consiste nel sacrificio di nome vite umane, in nome del Dio Sole, che devono essere bruciate all’interno del tempio sacro. Al termine del rito, Dani, che è stata eletta Regina di maggio, sembra aver ritrovato la felicità. Con questo film Ari Aster si conferma nuovo re dell’horror. Il film del 2019 è anche quello della consacrazione di Florence Pugh.
L’attrice inglese interpreta Dani Ardor, una studentessa di psicologia che si trova in un periodo delicato della propria vita, dopo la scomparsa (violenta) della propria famiglia. Sua sorella Terri, infatti, si è tolta la vita, portando sé i genitori. Inoltre, è ormai imminente la rottura del rapporto con il suo fidanzato Christian (Jack Reynor). Dopo aver ricevuto un invito per partecipare a un festival folkloristico in Svezia da parte del suo amico Pelle (Vihelm Blomgren), il ragazzo chiede a Dani se vuole comunque accompagnarlo nel viaggio. Con grande disapprovazione degli altri suoi amici Josh (William Jackson Harper) e Mark (Will Poulter).
Dopo un lungo viaggio, i cinque ragazzi si ricongiungono con il fratello di Pelle, Ingemar (Hampus Hallberg). Quest’ultimo, come gesto di benvenuto, gli dona degli allucinogeni. A loro si uniscono anche Simon (Archie Madekwe) e Connie (Ellora Torchia). Arrivati al villaggio, il gruppo viene accolto dai suoi abitanti curiosamente vestiti di bianco, e all’apparenza molto gentili. Il giorno seguente si celebra il primo rituale. Durante il quale i genitori di Pelle e Ingemar vengono gettati da una rupe, tra lo sgomento generale.
Mentre Simon, Connie, Mark e Josh spariscono, Christian finisce nelle spire di Maja, una ragazza, vergine, che vuole concepire un figlio con lui. E per questo lo sottopone a un rituale di magia.
Anche Dani è protagonista di un rito, quello della Regina di maggio. Sotto sostanze psichedeliche, la giovane balla fino allo sfinimento attorno a un palo ornato di fiori, assieme ad altre ragazze. L’ultima a rimanere in piedi sarà la prescelta. Dani, a sorpresa, è la “vincitrice”. Dopo il rituale di accoppiamento con Maja, compiuto stordito da sostanze, Christian fugge. In un pollaio trova il corpo martoriato di Simon, rimasto vittima del rituale dell’Aquila di Sangue. Una terribile sevizia tipica dei vichinghi, in cui il malcapitato viene sventrato e appeso.
Nell’ultimo giorno di festeggiamenti, viene organizzato il rito del Dio Sole. Nove vite umane saranno sacrificate e arse vive all’interno del tempio sacro. Simon, Connie, Josh e Mark, già morti, sono “gli esterni”. Ingemar si offre come vittima volontaria. Un’altra deve essere decisa dalla Regina di maggio, Dani. Che, senza colpo ferire, sceglie il “suo” Christian, che aveva spiato durante l’accoppiamento con Maja. Davanti al fuoco, Dani sorride felice.