Il Festival del Cinema di Venezia, come qualsiasi altra manifestazione di lunga data, ha le sue tradizioni che vanno a comporre una sorta di liturgia immutabile. Una di queste, ad esempio, prevede che la madrina della manifestazione (e Sveva Alviti quest’anno non ha fatto eccezione) si faccia fotografare mentre gioca con l’acqua completamente vestita. La location , anche in questo caso, è sempre la stessa. Si tratta, infatti, della spiaggia di fronte l’Hotel Excelsior, struttura storica del Lido e al centro della storia più glamour della kermesse.
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Stabilito questo, però, è naturale chiedersi quali siano le origini di un rito cui nessuna attrice, fino a questo momento, si è sottratta. Tutto ha avuto inizio negli anni Cinquanta grazia a Enrico Lucherini, il primo a portare la figura del press agent anche in Italia. Nello specifico correva l’anno 1958 . Alla presentazione del film La notte brava, Lucherini decide d’inventarsi una delle sue prime “lucherinate” per far in modo che si parlasse del film.
Per questo motivo, dunque, una volta arrivati a Venezia, prese Rosanna Schiaffino e le altre protagoniste, buttandole in acqua. Ovviamente, considerata la copertura stampa limitata dell’epoca, questo gesto fece parlare molto, proiettando così l’attenzione anche sul film. Proprio come aveva sperato Lucherini. E, da quel momento, il gesto è stato sempre ripetuto da ogni madrina del festival approdata al Lido come gesto scaramantico e come segno di continuità nei confronti di una trovata pubblicitaria diventata tradizione.