Con il verdetto di Norimberga, emesso il 1 ottobre 1946, dodici criminali di guerra nazisti vengono condannati a morte per impiccagione. Altri tre ottengono l’ergastolo, mentre gli ultimi quattro scontano pene più brevi, dai dieci ai venti anni di reclusione. A salire sul banco degli imputati alla fine della Seconda Guerra Mondiale sono stati i maggiori responsabili degli atroci criminali di guerra perpetrati dal governo di Hitler durante il conflitto.
In modo particolare ad essere preso in considerazione è il loro diretto intervento nell’organizzazione e realizzazione della persecuzione razziale ai danni degli ebrei. A giudicarli, poi, una Corte composta dai quattro paesi vincitori del conflitto: Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti e Unione Sovietica. Ognuno di loro ha fornito un rappresentate per il ruolo di giudice, sostituto e procuratore.
Gli imputati giudicati colpevoli
- Hermann Göring, capo della Luftwaffe e ministro del Reich per l’aviazione. Si toglierà la vita la notte prima dell’esecuzione con una capsula di cianuro
- Joachim von Ribbentrop, ministro degli esteri del governo Hitler dal 1938
- Alfred Rosenberg, ideologo del Partito nazista e padre delle teorie razziste
- Wilhelm Keitel, capo dell’OKW
- Alfred Jodl, Secondo di Keitel, era a capo dello staff dell’OKW
- Wilhelm Frick, responsabile delle leggi razziali
- Arthur Seyss-Inquart, Fu tra i principali artefici dell’Anschluss, ossia all’annessione forzata dell’Austria
- Fritz Sauckel, plenipotenziario del programma di sfruttamento del lavoro dei prigionieri
- Hans Frank, governatore del Governatorato Generale
- Martin Bormann, segretario del Partito nazista
- Ernst Kaltenbrunner, responsabile degli Einsatzgruppene dei campi di concentramento
- Julius Streicher, Giornalista, direttore del settimanale Der Stürmer, veicolo di propaganda
- Rudolf Hess, successore designato di Hitler, segretario del Partito nazista fino al 1941 – Ergastolo
- Erich Raeder, comandante della Kriegsmarine fino al 1943 – Ergastolo
- Walther Funk, ministro degli armamenti del governo Hitler – 20 anni di detenzione
- Baldur von Schirach, capo della Gioventù hitleriana – 20 anni di detenzione
- Konstantin von Neurath, ministro degli esteri del governo Hitler fino al 1938 e governatore del Protettorato di Boemia e Moravia. Nel 1943 si dimette dai suoi incarichi per disaccordo con Hitler – 15 anni di detenzione
- Karl Dönitz, comandante della Kriegsmarine dal 1943 e, dopo la morte di Hitler, presidente del Reich. Firma l’armistizio tedesco – 10 anni di detenzione