Quei bravi ragazzi, cult movie assoluto diretto da Martin Scorsese nel 1990, è ispirato alla storia vera del criminale Henry Hill.
Nato a New York, in condizioni di povertà, da un elettricista irlandese e da una casalinga, figlia di immigrati siciliani, Hill crebbe a Brownsville, quartiere popolare di Brooklyn, abitato prevalentemente da italoamericani. Proprio la vicinanza a loro gli fece sviluppare una vera venerazione per i malviventi di ascendenza italiana.
In particolare, la sua ammirazione era tutta per Paul Vario, capo della famiglia criminale dei Lucchese (nel film interpretato da Paul Sorvino). Così, pur non potendo essere affiliato per le sue origini, decise di supportare le attività criminali del clan dall’esterno, assieme a Jimmy Burke e Tommy DeSimone.
Lavorava essenzialmente nella rivendita di merci rubate e nel contrabbando, non disdegnando i furti. Come il colpo alla Lufthansa del 1978, punto più alto della sua attività malavitosa. L’inizio della fine si ebbe quando Hill volle spingere Vario a investire nel campo dello spaccio degli stupefacenti.
Davanti al rifiuto del boss, Hill continuò da solo, prosperando come spacciatore di marijuana, cocaina, eroina e quaalude, manifestando poi i sintomi di una paranoia crescente. Dovuta anche alla morte del suo migliore amico Tommy De Simone (nel film, Joe Pesci).
Nel 1980 non finì nelle mani delle forze dell’ordine. Iniziò così un nuovo capitolo della sua vita come collaboratore di giustizia per l’FBI. Portando, così, alla decapitazione di tutta la gang con la quale aveva collaborato fino a poco tempo prima. Entrò nel programma di protezione testimoni, da cui fu espulso perché continò a trafficare illegalmente. Morì il 12 giugno del 2012 all’età di 69 anni.
La sua storia ispirò il romanzo di Nicholas Pileggi, Il delitto paga bene, poi utilizzato da Martin Scorsese come ispirazione per il suo film.
Henry Hill è interpretato da Ray Liotta.