La figura di Charles Manson, avvolta nel mistero e nella violenza, è spesso associata a una vita solitaria e priva di legami profondi. Nonostante questo, però, sembra che abbia avuto dei legami sentimentali terminati con dei matrimoni e dei figli su cui è gravato il peso di questa paternità. Il più grande è Charles Manson Jr, nato nel 1956, un anno dopo che suo padre aveva sposato Rosalie Jean Willis in Ohio. All’epoca lei aveva solo 15 anni e lavorava come cameriera in un ospedale mentre Manson aveva già 20 anni. Il matrimonio, però, non è durato a lungo, in gran parte a causa del comportamento criminale irregolare di Manson e dei successivi periodi in prigione.
Il secondo figlio del leader della setta, Charles Luther Manson, nasce dalla sua seconda moglie, Leona “Candy” Stevens, nel 1959. Tenuto lontano dall’influenza negativa del padre fin dai primi momenti della sua vita, è stato destinato ad una scomparsa precoce. Anche se, nello specifico, non è ben chiaro cosa gli sia successo.
Valentine Michael Manson, il terzo figlio, prende il nome dal libro preferito di Manson, Stranger In A Strange Land di Robert Heinlein. Si tratta di un romanzo che ruota attorno a un uomo cresciuto dai marziani su Marte e ritorna sulla terra da giovane adulto. Dopo i terribili omicidi di Sharon Tate a Celio Drive, i nonni materni riescono ad avere la custodia del bambino, cambiando il nome in Michael Bunner. Ed è proprio a grazie a questo intervento tempestivo che il terzogenito di Manson è riuscito ad avere una vita normale.
La questione della paternità, però, non finisce scelto con i tre figli riconosciuto. Nel 2009, infatti, Matthew Roberts, un disc jockey di Los Angeles, decide di voler indagare sul suo passato e sull’identità dei genitori naturali. Dopo ave scoperto di essere stato adottato in tenera età, infatti, si mette alla ricerca della verità nonostante la sua famiglia lo metta in guardia.
Matthew, però, è convinto che la scoperta lo avrebbe aiutato a “conoscere meglio se stesso”. Invece, scoprire di essere il figlio naturale di Charles Manson lo ha gettato nella depressione. La storia è raccontata dall’edizione online del tabloid britannico The Sun.
Non ci volevo credere. Ero spaventato e arrabbiato allo stesso tempo. È stato come scoprire che tuo padre è Adolf Hitler
La storia, poi, è stata confermata dalla madre, trovata subito attraverso un’agenzia di servizi sociali. La donna, infatti, ha dichiarato di aver incontrato Manson nel 1967 a San Francisco, durante la famosa Summer of Love. Nonostante il trauma di un legame così difficile da accettare, Matthew ha iniziato a scrivere a a Manson in carcere, dove si trovava per l’omicidio di Sharon Tate e l’eccidio di Cielo Drive. L’uomo, da parte sua, ha confermato la paternità ma ha risposto ad ogni sua lettera con messaggi folli, firmandosi con una svastica.