Giacomo Puccini, il genio musicale che ha incantato il mondo con opere come “La Bohème”, “Tosca” e “Madama Butterfly”, ha avuto una vita privata piuttosto movimentata e ricca di passione, anche se è rimasta avvolta da un alone di mistero per molto tempo. Grazie a ricerche più approfondite e alla pubblicazione di alcune lettere, però, molti particolari sono venuti alla luce.
Iniziamo con il dire che Giacomo Puccini si sposa nel 1904 con Elvira Bonturi. Il loro è stato un amore che, alla fine dell’ottocento, non poteva che dare scandalo. La donna, infatti, era già sposata con Narciso Gemignani, un commerciante di Lucca. L’incontro con Puccini avviene proprio grazie al marito. Questo, infatti, la spinge a prendere lezioni di pianoforte per combattere la sua solitudine. All’epoca la futura stella della musica e dell’opera era ancora un musicista squattrinato e condividere con Gemignani una conoscenza risalente ai tempi della scuola.
La passione tra Giacomo ed Elvira, dunque, nasce accanto al pianoforte. I due, però, riescono a mantenere segreta la relazione fino a quando non si fanno evidenti i segni di una nuova gravidanza per la donna. Elvira, infatti, è in attesa del terzo figlio ma, questa volta, da Puccini. Per i due amanti, dunque, non rimane che fuggire a Monza dove nasce il piccolo Antonio. Qui vivono come una coppia di fatto fino alla morte di Narciso Gemignani. Dopo la scomparsa del primo marito, infatti, possono convolare a nozze.
La loro relazione, però, non è mai stata tranquilla e priva di scossoni emotivi. Puccini, infatti, è stato fin troppo sensibile al gentil sesso. Un’atteggiamento che, con l’arrivo del successo, si è andato anche ad acuire. Tra le donne che incrociarono il suo cammino ricordiamo Corinna Maggia, Sybil Seligman e Doria Manfredi. In particolare quest’ultimo caso ha avuto un epilogo drammatico con il suicidio per avvelenamento della ragazza.
Doria era un’addetta alle pulizie alla casa, la quale, non sopportando che il suo nome fosse infangato da pesanti accuse rivolte dalla moglie di Puccini, arriva a togliersi la vita. Tutta la questione muove i primi passi nel momento in cui la ragazza scopre la prima figlia di Elvira a letto con il librettista di Puccini, pur essendo entrambi sposati.
Per timore di essere scoperta, dunque, la donna decide di far credere a sua madre di una presunta relazione fra Doria e il patrigno. Elvira, da parte sua, non sopportando questa situazione diffama la giovane che, portata alla disperazione, decide di avvelenarsi. Un gesto estremo che è stato attribuito alla insana gelosia di Elvira, per il quale venne avviato un processo per calunnia cui ha fatto seguito una condanna.