Il déjà vu è una sensazione fugace e misteriosa in cui si ha l’impressione di aver già vissuto un’esperienza, nonostante sia la prima volta che accade. Questo fenomeno affascina neuroscienziati e psicologi da decenni, portando a diverse teorie sulle sue cause e sulla ragione per cui alcune persone lo sperimentano più frequentemente di altre.
Il termine “déjà vu” deriva dal francese e significa “già visto“. Si riferisce a una sensazione di familiarità inspiegabile e momentanea, che si verifica senza alcuna connessione con esperienze passate reali. Il fenomeno colpisce circa il 60-80% della popolazione almeno una volta nella vita e si manifesta più frequentemente nei giovani tra i 15 e i 25 anni.

Gli scienziati non hanno ancora individuato una spiegazione univoca per il déjà vu, ma le teorie più accreditate sostengono che possa essere il risultato di un malfunzionamento temporaneo nella memoria a breve e lungo termine, in cui il cervello interpreta erroneamente un’esperienza nuova come familiare.
Alcune ricerche indicano inoltre che il fenomeno potrebbe derivare da un’attivazione non sincronizzata tra le aree del cervello responsabili della percezione e della memoria, portando alla sensazione di aver vissuto l’evento in precedenza.
C’è poi la teoria del riconoscimento duale secondo cui il déjà vu si verifichi quando il cervello riconosce certi elementi di una situazione, ma non riesce a identificarne l’origine esatta, creando un senso di familiarità senza un riferimento preciso.
Perché alcune persone sperimentano più déjà vu di altre? La frequenza con cui si prova il déjà vu varia da persona a persona ed è influenzata da diversi fattori:
- Età. I giovani adulti tendono a sperimentarlo più spesso, probabilmente a causa della maggiore plasticità cerebrale e della continua esposizione a nuove esperienze.
- Livello di stress e affaticamento. Alcuni studi indicano che lo stress e la stanchezza possono aumentare la probabilità di sperimentare il déjà vu, poiché influenzano il funzionamento della memoria.
- Abitudine ai viaggi. Chi viaggia frequentemente e visita ambienti nuovi ha una maggiore esposizione a elementi che possono scatenare il senso di familiarità tipico del déjà vu.
- Attività cerebrale. Alcune persone potrebbero avere un’attività cerebrale più propensa a questi “errori di memoria”, in particolare se hanno una maggiore connettività tra le regioni cerebrali coinvolte nel riconoscimento e nella memoria.