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Home » Cultura » “Tanti auguri a te”, la canzone più cantata al mondo ha una storia controversa

“Tanti auguri a te”, la canzone più cantata al mondo ha una storia controversa

La canzone di compleanno più famosa ha una storia ricca di sorprese, dispute legali per il copyright e curiosità.
Tiziana MorgantiDi Tiziana Morganti4 Marzo 2025
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Una scritta colorata di Happy BIrthday
Una scritta colorata di Happy BIrthday - Fonte: Pixabay
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Tanti auguri a te o Happy Birthday to You, nella sua versione originale in inglese, è una delle canzoni più riconoscibili e cantate di tutti i tempi. In pochi, però, conoscono la sua storia tanto particolare quanto controversa, soprattutto per quanto riguarda il copyright. Ma andiamo con ordine.

Le origini di questa canzone risalgono alla fine del XIX secolo, nel 1893. In quel periodo, infatti, due sorelle americane, Patty Hill e Mildred J. Hill, la compongono con un testo completamente diverso. Patty è un’insegnante e studiosa di pedagogia, mentre Mildred una musicista e compositrice. La melodia originale doveva accompagnare un brano intitolato “Good Morning to All”, pensato per essere un semplice saluto musicale per i bambini della scuola materna. Per questo motivo era necessario che fosse facile da ricordare e cantare. Una caratteristica che contribuisce proprio alla sua rapida diffusione tra i bambini.

In quello stesso anno, le due pubblicarono la canzoncina con la casa discografica Clayton F. Summy Company. Tuttavia, nel corso del tempo, il testo originale viene progressivamente sostituito con le parole di Happy Birthday to You, divenendo la versione che oggi tutti conoscono. Nel 1935, infatti,  la Clayton F. Summy Company registrò i diritti per una versione con il titolo “Happy Birthday to You”. Anni dopo, la casa discografica fu acquisita da Warner Chappell. Che da “Happy Birthday” incassava di diritti 2 milioni di dollari all’anno.

Ed è proprio qui che nasce la lunga disputa legale sul copyright. La Warner/Chappell Music, infatti, ha sostenuto di detenere i diritti d’autore della canzone grazie a un copyright registrato nel 1935 da Preston Ware Orem e Jessica Hill, sorella delle autrici originali. Questo ha portato a decenni di richieste di pagamento per l’utilizzo della canzone in film, trasmissioni televisive e altri contesti commerciali. Tuttavia, molti studiosi hanno messo in dubbio la validità di questo copyright, sostenendo che la melodia fosse già di dominio pubblico ben prima della registrazione ufficiale.

Nello specifico, nel 2013, la documentarista Jennifer Nelson ha intentato una causa contro la Warner/Chappell. Il caso si è concluso nel 2016 con una decisione storica: un tribunale federale statunitense ha stabilito che il copyright non era valido e che la canzone apparteneva al dominio pubblico. Questa sentenza ha messo fine a decenni di diritti d’autore ingiustamente applicati, consentendo a chiunque di cantare e riprodurre “Happy Birthday to You” senza dover pagare nessun tipo di royalties.

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