Robin Dunbar, antropologo e psicologo evoluzionista, ha proposto che esiste un limite cognitivo al numero di relazioni sociali stabili che un individuo può mantenere. Questo numero, noto come “numero di Dunbar”, si aggira intorno a 150 persone.
Secondo Dunbar, le relazioni sociali si organizzano in cerchi concentrici di crescente ampiezza ma minore intensità:
- 5 persone: il nucleo più stretto, composto da familiari o amici intimi.
- 15 persone: amici stretti con cui si mantiene un contatto frequente.
- 50 persone: relazioni di prossimità sociale, come colleghi o conoscenti di lunga data.
- 150 persone: la soglia delle relazioni sociali stabili.
- 500-1500 persone: relazioni deboli, come conoscenze occasionali o contatti sui social.

Il numero di Dunbar deriva dalla capacità del cervello umano, in particolare della neocorteccia, di gestire relazioni interpersonali complesse. Oltre a questo limite, mantenere legami autentici e significativi diventa difficile. Anche il fattore tempo gioca un ruolo determinante: l’energia e il tempo disponibili per coltivare le relazioni sono limitati.
I social network hanno ampliato il numero di contatti possibili, ma non necessariamente la qualità delle relazioni. La ricerca dimostra che, nonostante l’alto numero di connessioni virtuali, il numero di relazioni realmente profonde rimane invariato. Le interazioni online tendono a rafforzare i legami già esistenti più che a crearne di nuovi.