Un incredibile ritrovamento ha sorpreso gli esperti del Australian Reptile Park: una vipera della morte con una mutazione estremamente rara. Questa specie di serpente, già considerata tra le più velenose al mondo, presenta solitamente due zanne. Tuttavia, un esemplare che fa parte del programma di estrazione del veleno da oltre sette anni è stato trovato con un terzo dente velenifero, aumentando significativamente il potenziale letale del suo morso. La scoperta ha lasciato gli esperti senza parole: “È qualcosa di mai visto prima in oltre vent’anni di monitoraggio di questi serpenti“.
La vipera della morte è nota per il suo morso fulmineo, considerato tra i più rapidi in assoluto. A differenza di altri serpenti velenosi, non insegue le prede, ma si mimetizza tra foglie, sabbia o ghiaia e le attende in agguato. Questo esemplare è stato osservato durante una sessione di estrazione del veleno, quando i custodi del parco si sono accorti della presenza di una terza zanna accanto a una delle due normalmente presenti sul lato sinistro della bocca. Non solo il dente addizionale non è caduto, come accade di solito con i denti temporanei dei serpenti velenosi, ma è perfettamente funzionante e capace di iniettare veleno.

La presenza di un terzo dente velenifero ha un impatto significativo sulla quantità di veleno che l’animale può rilasciare. Secondo Billy Collett, manager del parco, questa mutazione potrebbe rendere il serpente “il più pericoloso mai scoperto.” Insomma, avere tre zanne completamente operative è qualcosa di inaudito. Ogni morso potrebbe rilasciare dosi di veleno molto più elevate del normale. Il veleno della vipera della morte è un potente neurotossico che può causare paralisi progressiva, insufficienza respiratoria e morte se non trattato in tempo. Prima dell’introduzione degli antidoti, circa il 60% dei morsi di questo serpente risultava fatale per gli esseri umani.
Attualmente, non si conoscono le cause precise di questa mutazione e il parco non dispone delle strutture adeguate per condurre analisi genetiche approfondite. Tuttavia, gli scienziati stanno monitorando l’esemplare per raccogliere dati e comprendere meglio il fenomeno. Nonostante la sua pericolosità, il serpente sta contribuendo alla ricerca sugli antidoti, poiché il suo veleno è estratto regolarmente per la produzione di sieri salvavita.
I visitatori del Australian Reptile Park, situato a Somersby, nel New South Wales, hanno ora l’opportunità di vedere con i propri occhi questo rarissimo esemplare. Il parco ospita circa 250 serpenti velenosi, tutti sottoposti a estrazione di veleno ogni due settimane nell’ambito del programma di produzione di antidoti.