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Home » Innovazione » Scienza » Fermi tutti: il grasso corporeo dipende dal mese in cui si è stati concepiti (controllate le date)

Fermi tutti: il grasso corporeo dipende dal mese in cui si è stati concepiti (controllate le date)

Chi è stato concepito nei mesi freddi mostra maggiore attività del grasso bruno, che aiuta a bruciare energia e protegge dal sovrappeso.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino8 Aprile 2025
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bimba che assaggia il suo ditino
bimba che assaggia il suo ditino (fonte: Unsplash)
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Siamo abituati a pensare che il grasso corporeo dipenda da cosa mangiamo o da quanto ci muoviamo. Ma una nuova ricerca suggerisce qualcosa di più sorprendente: il modo in cui il nostro corpo immagazzina grasso potrebbe essere influenzato dalla stagione in cui siamo stati concepiti. Secondo uno studio pubblicato su Nature Metabolism, condotto da un team giapponese, chi è stato concepito nei mesi freddi tende a sviluppare un metabolismo più attivo e a presentare un indice di massa corporea (BMI) più basso.

I ricercatori hanno esaminato 356 giovani uomini sani, sottoponendoli a test specifici per misurare l’attività del tessuto adiposo bruno (BAT), un tipo di grasso che consuma energia per produrre calore. Questo tipo di grasso, a differenza del grasso bianco, è utile per regolare la temperatura corporea, bruciare calorie in eccesso e mantenere la glicemia sotto controllo. Gli individui concepiti tra l’1 gennaio e il 15 aprile o tra il 17 ottobre e il 31 dicembre (stagioni fredde nell’emisfero nord) mostravano livelli significativamente più alti di attività del BAT rispetto a chi era stato concepito in periodi più caldi.

una mamma in attesa
una mamma in attesa (fonte: Unsplash)

L’effetto è stato confermato in un secondo gruppo composto da 286 uomini e donne di età variabile. Anche in questo caso, i soggetti concepiti in stagioni fredde avevano meno grasso viscerale (quello che si accumula intorno agli organi interni), un girovita più sottile e una maggiore capacità di bruciare energia a riposo. Ma qual è il legame tra mese di concepimento e capacità di bruciare i grassi? Secondo gli scienziati nipponici, l’ambiente termico al momento del concepimento potrebbe influenzare la “memoria cellulare” di ovuli e spermatozoi attraverso meccanismi epigenetici. Quindi, l’esposizione al freddo prima della fecondazione potrebbe attivare o disattivare alcuni geni legati al metabolismo. Con effetti che verrebbero poi trasmessi alla generazione successiva.

A sostegno di questa ipotesi, i ricercatori hanno anche analizzato dati meteorologici storici, riscontrando che temperature basse e variazioni termiche significative nel periodo della fecondazione corrispondevano a una maggiore attività del grasso bruno nei figli. Questo tipo di adattamento potrebbe rappresentare una strategia evolutiva per sopravvivere meglio in ambienti freddi, attivando un metabolismo più efficiente fin dalle prime fasi della vita.

Lo studio non dice, quindi, che l’accumulo di grasso nei nostri corpi non possa essere affrontato, laddove necessario, in nome di uno stato genetico che non si può modificare. Esso sottolinea come negli esseri umani lo stile di vita e le condizioni ambientali dei genitori al momento del concepimento possono lasciare tracce visibili nella salute dei figli.

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