La Notte di Valpurga, celebrata tradizionalmente tra il 30 aprile e il Primo maggio in particolare nelle culture germaniche e scandinave. Il nome viene da Santa Valpurga, una monaca inglese vissuta nell’VIII secolo, canonizzata proprio il 1° maggio, e tradizionalmente considerata protettrice contro la stregoneria e gli spiriti maligni. In realtà, la Notte di Valpurga ha radici pagane prima ancora che cristiane e, come Beltane, che si festeggia nello stesso giorno, sono legate all’arrivo della primavera e al risveglio della fertilità della terra.
In epoca precristiana, le popolazioni germaniche celebravano in questa data la fine dell’inverno e l’inizio dell’estate con grandi falò destinati a scacciare gli spiriti maligni. L’atmosfera era quella di un capodanno stagionale, in cui veniva abbattuto il confine simbolico tra il mondo dei vivi e quello dei morti.
Secondo gli studi dell’antropologo James Frazer, nella sua opera Il ramo d’oro, queste celebrazioni coincidevano con riti agrari e propiziatori, spesso accompagnati da pratiche considerate successivamente eretiche o demoniache dalla Chiesa.
Nel folklore tedesco, in particolare, la Notte di Valpurga è collegata al Monte Brocken, la vetta più alta dei Monti Harz, dove si riteneva che le streghe si radunassero per celebrare un sabba. Questa credenza è presente in diverse opere letterarie, come nel Faust di Goethe, dove viene descritta la “Walpurgisnacht” come un tripudio di forze occulte e irrazionali.

Durante il Medioevo e l’età moderna, la Notte di Valpurga venne reinterpretata all’interno del clima di caccia alle streghe come momento in cui si compivano raduni diabolici. Il Malleus Maleficarum, trattato del XV secolo redatto da inquisitori domenicani, cita espressamente le “riunioni notturne” delle streghe nelle date vicine al 1° maggio.
Oggi, la notte di Valpurga è considerata da alcune correnti neopagane e wiccane come l’antitesi di Halloween, il suo specchio primaverile. Nell’ambito della tradizione wicca, viene celebrato il sabbath di Beltane, una festa del fuoco, della fertilità e dell’unione tra gli elementi maschile e femminile della natura.
Durante questa notte, le norme morali potevano essere temporaneamente sovvertite, lasciando spazio a comportamenti trasgressivi, danze, mascheramenti e pratiche sessuali rituali.
La Notte di Valpurga è ancora celebrata in molte regioni della Germania, della Scandinavia e dell’Europa centrale, con eventi folkloristici che comprendono fuochi rituali, sfilate in costume, musica e danze popolari. In Svezia, la Valborgsmässoafton è una festa nazionale e segna l’inizio della bella stagione.
In alcune regioni, specialmente in Baviera e in Austria, la Notte di Valpurga prevede la presenza del Maibaum, un albero simbolico ornato con nastri e ghirlande, attorno al quale si danza in cerchio.
È consuetudine, poi, in diverse città tedesche vestirsi da streghe, con tanto di cappelli a punta e scope, per esorcizzare collettivamente la paura del “maligno”.
Tra i riti propiziatori c’è anche saltare sopra piccoli fuochi per la purificazione e fare offerte alla natura (per esempio pane, latte o alcolici).