Non è una questione che affrontiamo spesso, ma ha una sua importanza. La temperatura dell’acqua che si beve può davvero influenzare diversi aspetti della salute e del benessere. Sebbene l’acqua sia essenziale per l’organismo tout court, la sua temperatura può avere effetti specifici su idratazione, digestione e termoregolazione.
Bere acqua fredda, intorno ai 16°C, per esempio, è stato associato a una maggiore idratazione, soprattutto in condizioni di disidratazione o durante l’attività fisica. Uno studio ha evidenziato che questa temperatura favorisce un’assunzione volontaria di liquidi più elevata, migliorando l’equilibrio dei fluidi corporei .
Tuttavia, l’assunzione di acqua molto fredda può rallentare lo svuotamento gastrico, influenzando la digestione . Inoltre, in soggetti predisposti, può causare mal di testa o peggiorare i sintomi di alcune condizioni esofagee.

Al contrario, l’acqua calda o tiepida può aiutare a decongestionare le vie respiratorie, migliorare la digestione e favorire il rilassamento. In ambienti freddi, bere acqua calda può contribuire a mantenere la temperatura corporea, prevenendo brividi e ipotermia.
Qual è la temperatura perfetta, quindi? Molti esperti suggeriscono che l’acqua a temperatura ambiente, tra i 10°C e i 22°C, rappresenti un buon compromesso per l’idratazione quotidiana. Questa temperatura è generalmente ben tollerata e può essere assorbita efficacemente dall’organismo. Inoltre, è molto più facile bere acqua a temperatura ambiente perché non si crea alcun fastidio, visto che non ci sono salti di temperatura.
Partendo dal presupposto che bisogna bere molto al giorno (senza esagerare), occorre mantenere equilibrio anche quando si parla di temperatura, cercando di non bere acqua freddissima e di limitare quella calda a circostanze specifiche.