Abraham “Bram” Stoker, nato l’8 novembre 1847 a Clontarf, sobborgo di Dublino, sotto il segno dello Scorpione, è universalmente riconosciuto come l’autore che ha plasmato l’immaginario moderno del vampiro grazie al romanzo Dracula, pubblicato nel 1897. Stoker fu una figura poliedrica. Lavorò anche critico teatrale, giornalista, manager teatrale e intellettuale inserito nei circoli culturali più noti dell’epoca vittoriana.
Durante l’infanzia, Stoker fu afflitto da una misteriosa malattia che lo costrinse a letto per diversi anni, un’esperienza che alcuni biografi considerano influente nella sua futura produzione letteraria. Studiò matematica, scienze e letteratura al Trinity College di Dublino, dove si distinse anche nello sport e si laureò nel 1870. Dopo l’università, intraprese la carriera di funzionario pubblico presso il Castello di Dublino e iniziò a scrivere recensioni teatrali per il Dublin Evening Mail, giornale co-fondato da Sheridan Le Fanu, altro celebre autore gotico.
Nel 1878 Stoker sposò Florence Balcombe, una donna molto corteggiata nella Dublino dell’epoca, che in gioventù era stata legata sentimentalmente anche a Oscar Wilde. Bram e Florence ebbero un figlio, Irving Noel Thornley Stoker. Quello stesso anno la famiglia si trasferì a Londra, dove Bram iniziò a lavorare come segretario personale e manager del celebre attore shakespeariano Henry Irving. Questo ruolo gli aprì le porte dell’élite culturale londinese, permettendogli di frequentare figure del calibro di Arthur Conan Doyle e William Gladstone.

Dracula, l’opera per cui è più ricordato, fu pubblicato il 26 maggio 1897 e riscosse un successo moderato alla sua uscita. Tuttavia, con il passare degli anni è divenuto un classico assoluto della letteratura horror, fondando un vero e proprio mito moderno del vampiro. Il romanzo trae ispirazione da molteplici fonti storiche e folkloriche, tra cui la figura di Vlad III di Valacchia, noto anche come Vlad l’Impalatore. Stoker non visitò mai la Transilvania, ma si documentò ampiamente consultando testi storici, geografici e antropologici.
Il romanzo si distingue per la sua struttura epistolare e per la fusione di elementi gotici con la sensibilità scientifica e psicologica dell’epoca.
Stoker morì il 20 aprile 1912 a Londra, ufficialmente a causa di una serie di ictus. La sua eredità letteraria, inizialmente oscurata da altri autori contemporanei, fu riscoperta nel XX secolo, anche grazie alle numerose trasposizioni cinematografiche del suo capolavoro, la più importante delle quali è senza dubbio quella diretta da Francis Ford Coppola.
Oggi, Dracula è una delle opere più influenti della cultura popolare occidentale. Così tanto da aver influito persino su un’altra opera cardine del genere, Nosferatu di Murnau. Un cult movie del 1922 che, pur ripercorrendo la stessa storia di Dracula, fu ribattezzato in altra maniera perché altrimenti avrebbe plagiato il romanzo di Stoker. Dracula e Nosferatu erano fondamentalmente lo stesso personaggio, pur con qualche differenza.