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Home » Spettacolo » Man On Fire – Il fuoco della vendetta, come finisce il film?

Man On Fire – Il fuoco della vendetta, come finisce il film?

Ecco come finisce Man On Fire - Il fuoco della vendetta, thriller con Denzel Washington diretto da Tony Scott.
Simone FrigerioDi Simone Frigerio12 Maggio 2023
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Denzel Washington in Man On Fire
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Man On Fire – Il fuoco della vendetta, finisce con Creasy che dopo aver barattato la propria vita con quella di Pita, muore a causa delle gravi ferite riportate, mentre si trova nell’auto dei rapitori.. Nelle ultime sequenze, una scritta a video ci mostra data di nascita e data di morte di Creasy, mentre vediamo scorrere le immagini in bianco e nero dell’omicidio di Daniel, “La Voce”, il capo dei rapitori, ad opera di Manzano. Prima dei titoli di coda, un’altra scritta a video ci avverte che “Daniel Rosas è rimasto ucciso nel corso del suo arresto.”

John W. Creasy, per gli amici Creasy o Crease, è un ex esponente delle forze speciali rimasto senza lavoro e ormai disilluso dalla vita. Il suo amico ed ex collega Rayburn, che vive ormai da anni a El Paso, gli offre un lavoro come guardia del corpo dei Ramos, una famiglia messicana molto facoltosa, e quindi possibile obiettivo per un rapimento. inizialmente poco interessato, Creasy entrerà presto in confidenza con la figlia della coppia, Pita; i due diventeranno inseparabili, e fra di loro nascerà un’amicizia singolare ma profonda. Un giorno, al termine di una lezione privata di pianoforte, Pita viene sequestrata da un commando formato da banditi e poliziotti corrotti; Creasy rimane gravemente ferito nel conflitto a fuoco con i rapitori e non riesce ad evitare il dramma. Una volta rimessosi, mentre si trova ancora in ospedale, John scopre di essere stato accusato del rapimento di Pita, e viene a sapere che, dopo il fallimento della trattativa, la piccola è stata uccisa; i soldi del riscatto, infatti, non sono mai arrivati a destinazione. Con l’aiuto dell’ispettore federale Manzano e di Mariana Garcia Guerrero, una coraggiosa reporter d’assalto, Creasy riesce a rendersi irreperibile e inizia così a preparare meticolosamente la sua vendetta.

Torturando Victor Fuentes, responsabile della task force statale anti rapimento e presidente di un’organizzazione criminale segreta che opera sul luogo, Creasy scopre che la somma di denaro contenuta nei borsoni portati sul luogo dello scambio era di molto inferiore a quella pattuita di 10 milioni: prima di uccidere Fuentes, Creasy scopre dunque che l’altra metà della somma concordata non era mai stata nei borsoni, riempiti di carta straccia da Jordan Kalfus, l’avvocato di famiglia dei Ramos. Arrivato a casa di Kalfus per torchiarlo, Crease lo trova però morto in piscina, e indagando su alcuni estratti conto bancari rinvenuti in casa, Creasy nota strane movimentazioni di denaro tra l’avvocato e Samuel Ramos. John si reca quindi alla villa dei Ramos per fare chiarezza e incalza i coniugi: Samuel, uomo molto religioso, confessa, roso dal rimorso, di aver acconsentito al rapimento della figlia per poter pagare i debiti accumulati dalla sua attività, in grosse difficoltà finanziarie. Crease, allora, convince l’uomo a espiare i propri peccati attraverso il suicidio.

Nel frattempo, con l’aiuto di Manzano e di Mariana, Creasy è riuscito a risalire alla famiglia del capo della banda di rapitori, che gestisce le operazioni esclusivamente attraverso il telefono, e per questo è soprannominato “La Voce”; dopo essersi infiltrato in casa della moglie, Creasy si mette in contatto con “La Voce”, il cui vero nome è Daniel, e lo avverte che distruggerà la sua famiglia, pezzo per pezzo, a cominciare da suo fratello, Aurelio, e che alla fine troverà anche lui e lo ucciderà. A quel punto, però, Daniel gli rivela che Pita è viva, e dopo avergliene fornito le prove, propone uno scambio: lascerà libera la bambina in cambio della vita di Crease, e dell’incolumità del fratello. John accetta, e può così riabbracciare Pita un’ultima volta: i due possono finalmente dirsi a vicenda quanto si vogliano bene. Dopo che Pita ha lasciato il luogo dello scambio sull’auto della madre, Creasy si avvicina a piccoli passi all’auto dei rapitori, stringendo al petto la medaglietta di S. Giuda regalatale tempo prima proprio dalla bambina.

Una volta salito sull’auto dei rapitori, Crease, ormai stremato a causa delle ferite riportate in precedenza, osserva con sguardo sofferente fuori dal finestrino, e muore, lasciando che la medaglietta gli sfugga dalle mani ormai inermi. Una scritta a video recita: “John W. Creasy, 4 gennaio 1956 – 16 dicembre 2003”. In una breve sequenza muta in bianco e nero vediamo poi Manzano che, dopo aver fatto irruzione nella villa di Daniel, lo uccide a sangue freddo con un colpo di pistola in fronte, mentre il corpo esanime del criminale sprofonda nella propria piscina..

Man On Fire – il fuoco della vendetta, ispirato all’omonimo romanzo del 1980, già portato sullo schermo nel 1987 con Kidnapping – Pericolo in agguato, è un film diretto da Tony Scott, con Denzel Washington nel ruolo di Creasy, e Dakota Fanning nelle vesti di Pita.

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