20Il 20 luglio si celebra la Giornata Internazionale degli Scacchi. Un gioco accattivante che attrae grandi menti e ha uno stretto rapporto con la letteratura, la musica e le arti figurative. Gli scacchi richiedono impegno, preparazione, resistenza mentale, possono essere uno strumento di crescita, al punto che il Parlamento Europeo ne raccomanda l’insegnamento delle scuole. L’ONU considera il gioco degli scacchi un’attività in grado di «cambiare le prospettive, i pregiudizi e i comportamenti, nonché di inspirare le persone, abbattere le barriere razziali e politiche, combattere la discriminazione, stemperare i conflitti e, di conseguenza, contribuire a promuovere l’educazione, lo sviluppo sostenibile, la cooperazione, la sostenibilità, l’inclusione e la salute ad ogni livello, locale, regionale e internazionale».
Gli scacchi hanno circa 1500 anni e, tuttora, sono un gioco molto diffuso, anche grazie alla possibilità di disputare appassionanti partite online. La prima versione risalirebbe al VI secolo in India. Non si sa chi l’abbia inventato, ma la leggenda vuole che un uomo di nome Sessa (o Sissa) abbia proposto questo gioco a un principe indiano. L’aneddoto divenne così celebre da essere rievocato anche da Dante nel XXVIII canto del Paradiso della Divina Commedia.

In India il gioco si chiamava Chaturanga ed era molto simile alla versione odierna: 16 pezzi per parte e 64 caselle, tutte dello stesso colore in quanto la ripartizione in bianche e nere avverrà solo attorno all’Anno Mille. Il significato del gioco è chiaro: rappresenta una guerra e vi sono simboleggiate le quattro parti di un esercito dell’epoca (carri, elefanti, cavalieri e fanti). L’alfiere infatti deriva dal termine al-Fil, ovvero “l’elefante”.
Leggende a parte, sappiamo che, tramite i mercanti, il gioco si diffuse in Persia nel VII secolo. Il nome “scacchi” infatti ha origini persiane: deriva dalla parola shah che significa “re” , e “scacco matto” viene proprio da shah mat, che vuol dire “re sconfitto”. A rimanere affascinati dal gioco furono poi gli Arabi che, dal X secolo, lo introdussero nell’area mediterranea, quindi anche in Italia e Spagna.
Le regole del gioco nel tempo furono modificate, finché alla fine del XV secolo diventarono simili a quelle attuali. Apparvero poi sulla scena i primi giocatori famosi e nel XIX secolo iniziarono i tornei internazionali (il primo campionato del mondo è del 1886). Infine, il 20 luglio 1924, nacque la Fide, la federazione internazionale che organizza ancora oggi campionati mondiali e Olimpiadi degli scacchi. E proprio per ricordare quella data ogni 20 luglio si celebra la Giornata Mondiale degli Scacchi.