Kidnap, film del 2017, finisce con Carla (Halle Berry), che, dopo aver ucciso anche l’ultimo rapitore, libera il figlio e gli altri bambini prigionieri nella casa, mentre viene festeggiata come un’eroina per aver sgominato con le sue sole forze un’organizzazione internazionale di traffico di minori. Il film si chiude, sui titoli di coda, con immagini gioiose di Carla insieme al figlio.
Carla, madre single, lavora come cameriera in una piccola tavola calda, e tiene quotidianamente testa a clienti arroganti e scortesi, facendo tutti gli sforzi possibili per garantire un futuro al figlioletto Frankie, per cui stravede. Durante una gita al parco, dopo essersi allontanata per rispondere a una chiamata del suo divorzista, Carla perde di vista il figlio, e dopo averlo cercato lungo il parco, lo scorge mentre viene fatto salire a forza su un’auto. Da questo momento, la donna inizia un lungo e incessante inseguimento lungo le autostrade; i due rapitori, un uomo e una donna, sentendosi tallonati da Carla, la convincono con un tranello a farsi dare 10.000 dollari in cambio della liberazione del bambino; in realtà, la donna, salita in auto con Carla, tenta di ucciderla, ma Carla ha la meglio e la getta fuori dal veicolo. L’uomo, intanto, rimasto alla guida dell’altro veicolo, capisce presto che qualcosa non va e cerca di seminare il van rosso della madre, causando però un pauroso incidente stradale.
Arrivata sulla scena qualche istante dopo, Carla viene a sapere che l’uomo e suo figlio sono scappati via a piedi; dopo aver inutilmente tentato di ricevere assistenza presso una stazione di polizia, Carla scorge il rapitore a bordo di una station wagon nera e, ripreso l’inseguimento, giunge fino ad alcune stradine di montagna. Lì, però, il van esala l’ultimo respiro, avendo consumato l’ultima goccia di benzina; salita sul pickup di un tecnico riparatore, Carla sta per rimettersi a caccia, quando il veicolo viene violentemente speronato dall’auto del rapitore. Uscita illesa, Carla riesce ad avvicinarsi all’auto e vede che al suo interno il figlio non c’è, e decide quindi di attrarre l’uomo all’interno del van. Dopo aver azionato la retromarcia, l’auto di Carla va quindi a schiantarsi contro un albero. Assicuratasi che l’uomo è morto, Carla ne scopre generalità e residenza, e si reca a piedi al vicino indirizzo.
Lì, vi trova la donna, e senza farsi vedere, contatta il 911 per far arrivare la polizia sul posto; dopo che la donna si è allontanata dalla proprietà per andare a cercare il complice, Carla vaga per la casa, e mentre si trova all’interno di un capanno adiacente alla casa principale, sente la voce di Frankie provenire dalle assi di legno del soffitto. Allargando l’intercapedine, Carla scopre una tremenda verità; suo figlio non è il solo bambino imprigionato in quella casa; gli altri piccoli, però, sono comprensibilmente spaventati e non si fidano a uscire di lì. Nel tentativo di liberare la via per la discesa del figlio, Carla attrae però l’attenzione della donna, che nel frattempo è tornata, dopo aver scoperto il complice morto; percependo il pericolo, Carla prende Frankie con sé e scappa fuori dal capanno, inseguita dalla donna e dal suo rottweiler; con il favore delle tenebre, Carla riesce a nascondersi con il figlio appena sotto il pelo dell’acqua all’imbocco di un porticciolo. Le cartucce sparate dalla donna vanno a vuoto, mentre il cane, terrorizzato dall’acqua, non può far altro che abbaiare rabbiosamente in direzione delle prede.
Riemersa insieme al figlio per prendere fiato, Carla attira l’attenzione della bestia, che abbaia ora verso un punto preciso del piccolo molo, e approfittando della confusione, afferra per la caviglia la donna, trascinandola in acqua; dalla colluttazione che segue, a uscire viva è proprio la madre che, dopo aver messo al caldo e al sicuro il figlio, si appresta finalmente a liberare gli altri bambini, salvo venire interrotta da un vicino, accorso per via del rumore, imbracciando un fucile. Sospettosa, Carla non abbassa la guardia e capisce presto che l’uomo è un altro componente della banda, e che non è lì per aiutarla, ma per ucciderla. Con tempismo, prima che questi la uccida, Carla lo stende con un colpo di vanga in testa, per poi accogliere finalmente le pattuglie della polizia, non prima di aver calorosamente riabbracciato Frankie. Radio e televisione riportano all’opinione pubblica l’intera vicenda, tratteggiando Carla come una vera e propria eroina.