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Home » Spettacolo » 1918 – I giorni del coraggio, come finisce il film?

1918 – I giorni del coraggio, come finisce il film?

Scopriamo come finisce 1918 - I giorni del coraggio, con Sam Claflin e Paul Bettany, film sull'offensiva di primavera nella Prima Guerra Mondiale.
Simone FrigerioDi Simone Frigerio30 Giugno 2023
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1918 - i giorni del coraggio
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1918 – I giorni del coraggio finisce con l’offensiva tedesca alla trincea britannica; la Compagnia C viene decimata e Raleigh perde la vita. Nelle ultime sequenze del film, la sorella di Raleigh, ignara del fato occorso al fratello, riceve in ritardo una sua vecchia lettera dal fronte, in cui Jimmy si dice contento di essere lì; il film si conclude con  le truppe tedesche ce prendono possesso della trincea, mentre i cadaveri dei soldati inglesi giacciono lungo tutto il perimetro.

1918: James Raleigh, ufficiale britannico fresco d’accademia, si unisce alla Compagnia C, di cui è responsabile il capitano Denis Stanhope, amico ed ex compagno di scuola di Raleigh. Proprio in quei giorni, alla Compagnia spetta il compito di occupare le trincee, in previsione di un imminente attacco tedesco; le operazioni militari, infatti, sono in stallo ormai da mesi e si prevede un’imminente offensiva teutonica volta a smuovere le acque. I giorni nella Compagnia scorrono tutti uguali tra cameratismo e pasti frugali, fino a che, per bocca di un disertore tedesco, gli uomini di Stanhope non vengono a sapere che l’attacco tedesco avrà luogo pochi giorni dopo, giovedì 21, e che senza speranza di rinforzi, agli uomini della Compagnia non resterà che difendersi strenuamente. A quel punto, il diretto superiore di Stanhope ordina un raid di ricognizione verso la trincea nemica, che permetta di valutare meglio le forze in campo e, magari, catturare anche qualche soldato da cui trarre informazioni; a guidare il piccolo plotone d’incursione, formato da 10 uomini, saranno il tenente Osborne e Raleigh.

Con l’ausilio di bombe fumogene, nel pomeriggio di mercoledì 20 marzo, gli uomini scelti per la missione si lanciano verso le trincee nemiche; ad accoglierli, granate e raffiche di mitragliatrice. Dopo aver catturato un soldato tedesco, il plotoncino fa per tornare alla base, ma a fare ritorno nella trincea britannica è il solo Raleigh, con quattro uomini. Gli altri, compreso il tenente Osborne, risultano dispersi. Mentre Jimmy, eccitato dalla nuova esperienza, divide un pasto gioviale con gli altri soldati semplici, Stanhope e gli altri ufficiali alti in rango, lo attendono invano per la cena formale. Al ritorno nel quartier generale, Stanhope, scosso per la sorte dell’amico Osborne e ormai completamente in preda a una dipendenza da alcol, accusa Raleigh di non aver rispettato le procedure per la cena, mancandogli così di rispetto; il giovane ufficiale a sua volta affronta l’amico dicendogli che mentre Osborne giace chissà dove, lui si permette di bere champagne. A quel punto, Stanhope lascia andare tutta la sua sofferenza per la perdita dell’amico e abbraccia Jimmy, singhiozzando.

1918 - i giorni del coraggio

Un altro giorno è trascorso; siamo a giovedì 21, presto i tedeschi sferreranno l’offensiva; sin da prima dell’alba, gli uomini della Compagnia C si preparano all’attacco. La tensione è palpabile, e mentre Stanhope guarda dritto davanti a sé, con sguardo vuoto, il silenzio dell’attesa è rotto dall’arrivo di un razzo segnalatore rosso, che porta il messaggio dell’attacco imminente. A seguire, mucchi di granate cadono sulla trincea; gli uomini, immobili come da ordini, non possono far altro che difendersi dall’artiglieria al loro meglio. Raleigh, colpito alla schiena, viene immediatamente riportato nel quartier generale da Stanhope; il capitano sa che la ferita di Raleigh è grave, ma Jimmy vorrebbe tornare subito alla trincea; Denis lo convince a riposarsi ancora un po’, e lo accompagna verso la morte, stando al suo capezzale fino all’ultimo istante. Richiamato al dovere, rientra in trincea, accerchiato dal rumore dei colpi nemici e dalla devastazione.

La scena si sposta, poi, il giorno successivo, presso la casa della sorella di Raleigh, Margaret, che si vede recapitare da un portalettere la missiva che Jimmy le aveva scritto al suo arrivo in trincea, martedì 19. La donna legge le parole consolanti del fratello e abbozza un sorriso. Torniamo nella trincea devastata e ormai occupata dalle truppe tedesche; ad accompagnare l’inquadratura aerea che mostra le decine di cadaveri inglesi, troviamo alcune scritte a video che raccontano in breve i successivi sviluppi del conflitto; l’offensiva di primavera dei tedeschi causerà 700.000 morti tra i soldati di tutti gli schieramenti; i britannici, poi, impiegheranno un altro mese a riconquistare le posizioni perdute. Ciò nonostante, la guerra durerà ancora fino al novembre di quell’anno, e la conta totale delle vittime, in quell’annata, supererà il milione.

1918 – I giorni del coraggio, è diretto da Saul Dibb e vede la partecipazione di Sam Claflin (Stanhope), Paul Bettany (Osborne) e Asa Butterfield (Raleigh).

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