Saturno contro di Ferzan Özpetek finisce con Davide e Antonio che giocano una partita a ping pong nella casa al mare del primo. I due finalmente ritrovano un briciolo di serenità dopo la morte del compagno di Davide, Lorenzo. Uscito nel 2007, Saturno contro è un’opera corale che racconta la storia di Davide (Piefrancesco Favino) e della spensierata combriccola di amiche e amici che da sempre gli è vicino. Ci sono Antonio (Stefano Accorsi), un bancario che da tempo ha una relazione extraconiugale con Laura (Isabella Ferrari) e la di lui moglie Angelica (Margherita Buy).
Ma c’è anche la coppia formata da Neval (Serra Yilmaz) e Roberto (Filippo Timi), affiancata da Roberta (Ambra Angiolini), una ragazza con problemi di tossicodipendenza. E Sergio (Ennio Fantastichini), ex compagno di Davide. Il centro della vita di Davide, dunque, è quella sorta di famiglia allargata. Di cui fa parte anche il nuovo compagno, il dolce Lorenzo (Luca Argentero).
Tutto sembra andare per il meglio, quando una terribile circostanza rompe quell’equilibrio quasi perfetto. Durante una delle tante cene organizzate a casa di Davide, infatti, Lorenzo viene colpito da un malore improvviso e muore. La sua morte getta nella disperazione tutte e tutti. E in qualche modo ognuno dei protagonisti cerca di sfruttarla come modo per crescere.
Ma il dolore di Davide è quello più genuino. Ed è così potente da spingere l’uomo, scrittore di fiabe, al suicidio. Durante la trasferta nella sua villa al Circeo, Davide prova a togliersi la vita. Ma quando è a un passo dal compiere il gesto, non riesce a farlo. Esplode, invece, in un pianto a dirotto che in qualche modo libera il suo cuore dall’angoscia.
Torna a casa e si siede vicino al tavolo da ping pong. Antonio lo raggiunge e insieme iniziano a giocare una partita. Circondati dai loro amici che, pian piano, escono dalle loro stanze per partecipare sorridenti alla sfida. Antonio spera che quella piccola felicità, fatta di gesti teneri e affetto sincero, duri per sempre. “Anche se il per sempre non esiste“, dice. In quel momento, il regista inquadra il tavolo da ping pong vuoto.