Gli scimpanzé e i bonobo, nostri stretti parenti evolutivi, sembrano comprendere più di quanto pensassimo sulle intenzioni e conoscenze degli altri. Un recente esperimento ha dimostrato che i bonobo possono capire quando un essere umano non sa qualcosa e, sorprendentemente, cercano di aiutarlo. Questo risultato fornisce prove concrete che questi primati possiedono una forma di teoria della mente, un’abilità cognitiva fondamentale per la comunicazione e la cooperazione negli esseri umani.

I bonobo, presenti prevalentemente nel Congo, condividono con noi umani il 98,7% del DNA. L’esperimento, condotto dai ricercatori della Johns Hopkins University, ha coinvolto tre bonobo maschi in un compito apparentemente semplice: individuare un cibo nascosto sotto uno di tre bicchieri. Tuttavia, il recupero del premio non dipendeva da loro, ma da un partner umano che doveva scegliere il bicchiere giusto. In alcuni casi, l’umano poteva vedere dove veniva nascosto il cibo, mentre in altri era separato da una barriera opaca e quindi ignaro della sua posizione.
I bonobo, osservando la scena, sapevano sempre sotto quale bicchiere si trovava il cibo. Quando il partner umano era consapevole, i primati erano piuttosto passivi, ma quando si accorgevano che l’umano non aveva visto il nascondiglio, diventavano molto più attivi. Così, puntavano più spesso e più rapidamente verso il bicchiere corretto, come se volessero guidare l’umano nella scelta giusta. Questo comportamento suggerisce che non si limitano a reagire agli stimoli ambientali, ma riescono a inferire lo stato mentale altrui e ad agire di conseguenza. In sostanza, sono in grado di capire se un umano sa o non sa qualcosa, basandosi su ciò che osservano.
I risultati supportano l’idea che i bonobo possiedano almeno una forma rudimentale di teoria della mente, simile a quella umana. Per teoria della mente intendiamo quella capacità di comprendere gli stati mentali degli altri, riuscendo così a comunicare con loro.
Questa particolarità potrebbe avere un ruolo importante nelle loro interazioni sociali, permettendo loro di coordinarsi e collaborare con i membri del gruppo.