La Giornata Mondiale degli Animali si festeggia il 4 ottobre perché in questo giorno si celebra San Francesco D’Assisi. Oltre a essere patrono d’Italia, il poverello di Assisi è anche il protettore degli animali e dell’ambiente. Nella sua esistenza, infatti, Francesco ha sempre mostrato grande amore per gli animali e per la natura. Che compaiono anche nel Cantico delle creature, la sua opera più bella. Leggenda vuole che fosse capace di parlare agli animali e di ammansire le bestie feroci. Come il lupo che terrorizzò Gubbio e che il santo riuscì ad addomesticare. Un’altra leggenda racconta che nel giorno della sua morte, il 3 ottobre del 1226, Francesco si mise a cantare un ultima volta il Cantico delle Creature. E le allodole, che di solito cantano al mattino, cinguettarono per lui in oscurità, accompagnandolo fino alla fine.
La Giornata Mondiale degli Animali è stata istituita nel 1931 durante un incontro di ecologisti a Firenze. Da quel momento, si allargò sempre di più diventando una celebrazione a livello mondiale. La giornata, infatti, vuol porre l’attenzione sul ruolo chiave ricoperto dagli animali nell’ecosistema della Terra, favorendo un interesse reale per la loro esistenza e per il loro benessere.
Cambiamenti climatici, deforestazione, inquinamento sono tutti pericoli che stanno mettendo in pericolo intere specie, oltre alla vita dell’uomo. Secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), sono 40.000 le specie animali, tra cui mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e insetti, che sono a rischio estinzione. La responsabilità di questo, allora, ricade sull’uomo e sulla sua sostanziale incapacità di vivere in armonia con la natura.