Close Menu
  • Ambiente
    • Animali
  • Attualità
  • Cultura
    • Misteri
    • Storia
  • Lifestyle
    • Bellezza
    • Cibo
    • Moda
    • Sesso
    • Viaggi
  • Spettacolo
  • Sport
  • Web
CultWeb.it
  • Ambiente
    • Animali
  • Attualità
  • Cultura
    • Misteri
    • Storia
  • Lifestyle
    • Bellezza
    • Cibo
    • Moda
    • Sesso
    • Viaggi
  • Spettacolo
  • Sport
  • Web
CultWeb.it
Home » Attualità » Alcolisti Anonimi: perché si chiamano così?

Alcolisti Anonimi: perché si chiamano così?

Scopriamo assieme come è nata l'associazione degli Alcolisti Anonimi e le motivazioni che la legano all'anonimato.
Manola SciacovelliDi Manola Sciacovelli20 Febbraio 2023
Facebook WhatsApp Twitter Telegram
alcolisti_anonimi
CONDIVIDI
Facebook WhatsApp Telegram Twitter Email

Gli Alcolisti Anonimi si chiamano così per garantire l’anonimato e la riservatezza, condizioni necessarie su cui si fonda l’associazione per il processo di guarigione: in questo modo viene protetto sia l’individuo che il gruppo. Il singolo si sente tutelato in quanto non viene identificato solo come alcolista e allo stesso modo viene protetto anche il gruppo, rendendo i suoi membri tutti uguali in modo tale che nessuno possa mettersi in luce per trarre vantaggi o riconoscimenti a scapito del gruppo.

logo_AA
Logo associazione degli Alcolisti Anonimi

Quella degli A.A. (Alcolisti Anonimi) è un’associazione nata nel 1935 negli U.S.A. dall’incontro di un agente di borsa di Wall Street e un chirurgo dell’Ohio, entrambi alcolisti, i quali si resero conto che condividendo le loro storie trovavano la forza necessaria per stare lontani dall’alcol.
I due ebbero l’intelligenza di vedere l’alcolismo come una malattia del corpo e dello spirito e non come un vizio da estirpare, fondando questa associazione di auto-mutuo aiuto in cui l’alcolista che ha smesso di bere ha una grandissima capacità di raggiungere e aiutare l’alcolista che ancora beve. Ed ecco che con empatia e immedesimazione, l’ex alcolista indica al nuovo arrivato nel gruppo la via d’uscita pur sempre mantenendo integra la propria sobrietà: ciò innesca una vera e propria reazione a catena in cui ci si aiuta l’un l’altro.

Proprio nel 1939, nel libro “Alcoholics Anonymous: The Story of How Many Thousands of Men and Women Have Recovered from Alcoholism” vengono pubblicati i Dodici Passi, una sorta di percorso che aiuterà l’alcolista a ritrovare serenità e sobrietà grazie all’aiuto di uno sponsor e della sinergia gruppo intero. Ci saranno delle riunioni con frequenza libera dove ci si confronta e si parla reciprocamente delle proprie esperienze.

Oggi grazie all’associazione degli Alcolisti Anonimi, presente in oltre 160 Paesi di tutti i continenti con più di 100.000 gruppi, si contano milioni di alcolisti recuperati.

Condividi. Facebook WhatsApp Twitter Telegram Email

Potrebbero interessarti anche

Palestinesi in fuga

Negoziati Israele-Hamas, l’Agente M, l’Agente D e il sopravvissuto: chi siede al tavolo della trattativa?

7 Ottobre 2025
Raquel Sánchez Silva

Raquel Sánchez Silva oggi, tra sospetti e ripartenze com’è cambiata la vita della vedova di Mario Biondo

6 Ottobre 2025
Mario Biondo e sua moglie

Mario Biondo: dopo 12 anni di silenzio, ora la Spagna ammette che qualcosa non torna

6 Ottobre 2025
Facebook X (Twitter) Instagram
  • Home
  • Chi siamo
  • Staff e redazione
  • Contatti
  • Disclaimer
  • Cookie Policy
  • Privacy Policy
© 2025 CultWeb.it proprietà di Digital Dreams s.r.l. - Partita IVA: 11885930963 - Sede legale: Via Alberico Albricci 8, 20122 Milano Italy - [email protected] | Foto Credits: DepositPhotos

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001

Digita qui sopra e premi Enter per cercare. Premi Esc per annullare.