A cavallo del Millennio, la poetessa Alda Merini, figura apprezzatissima benché controversa del panorama letterario – fece scalpore facendosi ritrarre nuda dall’amico fotografo Giuliano Grittini in alcune foto; un gesto provocatorio, rimasto nella memoria collettiva degli italiani, che lei stessa avrebbe così spiegato in un’intervista: “Sono stata io a volere essere fotografata nuda, il mio è stato un gesto di provocazione, e anche di profondo dolore: in manicomio ci spogliavano come fossimo cose. Mi sento nuda ancora adesso.” Le immagini ritraggono la donna a seno scoperto, in pose caratterizzate da semplicità ed innocenza.
![Alda Merini a petto scoperto](https://cultweb.it/wp-content/uploads/2024/03/36337549_2000153130060070_789840620263833600_n.jpg)
La poetessa, nelle sue dichiarazioni, fa anche riferimento allo scandalo causato dalla divulgazione delle foto, una reazione derivata in gran parte da un imperante bigottismo: “Mi fa sorridere il moralismo della gente, non lo tirano fuori per il nudo in sé, ormai ovunque, ma per quello non perfetto. E’ l’imperfezione a scandalizzare, come fosse una colpa“.
![Alda Merini a seno scoperto](https://cultweb.it/wp-content/uploads/2024/03/12743909_1023385894394623_2754012109614979617_n.jpg)
![Alda Merini posa a seno scoperto](https://cultweb.it/wp-content/uploads/2024/03/12510254_723243881145448_1383664230383340266_n.jpg)
Dal canto suo Grittini, amico e confidente di Merini per lungo tempo, rispetto al servizio fotografico, disse, presentando una sua personale nel 2013: “Nel 1999 venni chiamato da Alda Merini la quale aveva da poco perso una carissima amica ammazzata a pugnalate da un compagno gelosissimo. Mi chiese di fotografarla nuda: si trattava di una provocazione. Colto di sorpresa, le scattai moltissime foto. Nel 2001 una di queste andò alla Biennale di Venezia ed ebbe un enorme successo. Ecco: stimolato, riuscii nell’intento di cogliere quell’essenza da trasmettere. Quella foto divenne anche la copertina di un disco degli Altar“.