Lara Cardella ha conosciuto un successo incredibile ed improvviso grazie al romanzo Volevo i pantaloni, diventato anche un film omonimo diretto da Maurizio Ponzi. Da quel 1989, però, molte cose sono cambiate nella sua vita. A soli 19 anni, infatti, si è trovata a gestire un successo internazionale inaspettato. Il suo romanzo, in cui si descrive la vita di una ragazza nella Sicilia maschilista, viene tradotto in diverse lingue e considerato una sorta di manifesto per l’autonomia delle donne.
Peccato, però, che la sua Licata non ha vissuto queste attenzioni in modo positivo. Quanto raccontato in Volevo i pantaloni, infatti, viene visto come un tradimento, rigettando Lara e considerandola una sorta di nemico. Per questo motivo, dunque, dopo aver scritto altri romanzi come Intorno a Laura, Fedra se ne va e Una ragazza normale, decide di trasferirsi a Bergamo dove vive ancora oggi.
La scrittura è diventata solo un ricordo ed un esercizio privato. Negli ultimi anni, infatti, è diventata un’insegnante di lettere e dedica il suo tempo alle cura del figlio Junior per il cui affidamento ha speso gran parte dei guadagni editoriali. Il suo matrimonio, infatti, l’aveva legata a un uomo violento e tossicodipendente. Oggi è legata a un altro uomo con il quale vive serenamente dopo i gravi problemi di salute che ha attraversato, tra cui un cancro e un aneurisma cerebrale.
In Sicilia non torna da dieci anni anche se le mancano il mare, le sarde a beccafico della madre ed i tempi di Agrigento. Per lei, probabilmente, si tratta di un capitolo della sua vita che non desidera riaprire.