Benedetta Tobagi, nata a Milano nel 1977, è una giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica. Figlia del giornalista Walter Tobagi, assassinato dalla Brigata XXVIII marzo il 28 Maggio 1980, ha scelto di onorare la memoria del padre in molti passaggi della propria vita.
Con il libro Come mi batte forte il tuo cuore Benedetta imprime la testimonianza di un’esperienza di dolore causato dell’assenza del padre, affrontato e ucciso con cinque colpi di pistola da un commando di terroristi, quando lei aveva solo 3 anni. Un’opera personale che ricostruisce la figura paterna intrecciando ricordi, documenti d’archivio e testimonianze. Ha ascoltato amici, familiari, politici, colleghi. Benedetta ha letto e studiato tutti gli atti processuali, con rabbia, amarezza e tanta voglia di capire un periodo complesso come gli anni Settanta.

Il libro, pubblicato nel 2009, ha vinto molti premi tra cui il Premio Estense, il Premio Sciascia, il Premio Capalbio, il Premio Brignetti Isola d’Elba e il Premio Napoli – Libro dell’Anno 2010 per la sezione “Letteratura italiana” e il Premio Libraio di Padova. Come giornalista invece ha vinto il Premiolino con la seguente motivazione:
Collabora con La Repubblica, scrivendo di questo Paese con uno sguardo etico e mai moralista, con semplicità e cultura. Firma nuova e giovane, è il segno di un giornalismo d’impegno e credibilità che continua a tener alto il valore della comunicazione scritta.
Benedetta, nel proprio percorso editoriale, ha sempre cercato di trattare argomenti inerenti agli anni di piombo e al terrorismo italiano. Ha portato la propria testimonianza e le proprie ricerche ad un pubblico più ampio, partecipando ad iniziative pubbliche e incontri nelle scuole. Il suo focus è sempre stato quello di fare chiarezza e raccontare i fatti delle stragi terroristiche, avvenute in Italia negli anni ’70 (come per esempio la strage di Piazza della Loggia o la strage di Piazza Fontana emblemi della cosiddetta Strategia della tensione).

Gran parte della sua vita è fatta quindi di ricerche, di ricostruzioni minuziose degli eventi, di indagini e processi. Ogni opera porta con sé non solo fatti ma anche riflessioni sulle vittime, sul clima sociale e politico di quegli anni e sulle zone d’ombra delle indagini e dei processi. Benedetta è attiva anche nelle scuole con il progetto Rete degli archivi per non dimenticare formando i docenti sulla storia degli anni Settanta e del terrorismo. Un modo continuo di ricordare ed onorare non solo il padre ma tutte le vittime del terrorismo.