Debora Attanasio è una giornalista e scrittrice italiana, nota soprattutto per essere stata la segretaria dell’agenzia di spettacolo fondata da Riccardo Schicchi, Diva Futura. La sua esperienza in questo contesto l’ha portata, poi, a scrivere il libro Non dite alla mamma che faccio la segretaria, pubblicato nel 2013, in cui racconta il dietro le quinte del mondo dell’intrattenimento per adulti in Italia.
Ma come arriva una ragazza a lavorare per una delle più grandi società produttrici di pornografia in Italia? Nel caso di Debora a fare la differenza è la volontà di portare avanti gli studi universitari e, allo stesso tempo, pagare un mutuo piuttosto oneroso.
Per questo motivo, dunque, la sua ricerca di lavoro la conduce proprio da Diva Futura, l’agenzia che ha lanciato Ilona Staller, nota come Cicciolina, Moana Pozzi ed Eva Henger. È la fine degli anni Ottanta e, da quel momento, Debora inizia a lavorare come segretaria di Schicchi.

Una collaborazione che dura nove anni e offre alla Attanasio la possibilità di scrivere un libro dove dare voce ad una prospettiva unica su quel periodo. La scrittrice, infatti, descrive l’ambiente di Diva Futura come una sorta di “colonia erotica” situata in un residence alla fine della via Cassia a Roma. Gli uffici dell’agenzia sono integrati in un complesso residenziale. Qui, inoltre, le pornostar vivono e lavorano, creando un microcosmo particolare.
Il libro Non dite alla mamma che faccio la segretaria, dunque, è una sorta di diario-cronaca che svela il cuore tenero e crudo di questo ambiente, offrendo una visione lucida dei personaggi, presentati in una veste molto umana, lontana dai riflettori.
Una volta terminata la collaborazione con Schicchi, poi, Debora Attanasio ha intrapreso la carriera giornalistica, collaborando con diverse testate. La sua storia, per finire, ha attirato l’attenzione del mondo cinematografico, portando alla realizzazione del film “Diva Futura”, diretto da Giulia Louise Steigerwalt e presentato in anteprima mondiale il 4 settembre 2024 nella Sala Grande della Biennale di Venezia.
Nel film di Steigerwalt Debora Attanasio è interpretata da Barbara Ronchi che sul suo personaggio dice:
“Debora nel libro non aveva i pregiudizi che abbiamo messo noi nel film, però ha visto un sogno: quello dell’amore libero e di un erotismo libero dove la donna era centrale nel piacere. Quelle attrici erano dive e donne ricche, famose. E questo è stato anche un messaggio potente di femminismo da parte di Riccardo Schicchi. Poi, Debora è stata testimone dell’ascesa e del declino del sogno. Perché quelle donne che erano stelle, nell’agenzia e nel panorama culturale, erano anche derise“.