La Divina, la Casta Diva, la voce più incredibile del mondo. In questo modo Maria Callas, il cui vero nome era Maria Anna Sofia Cecilia Kalogheropoulos, è stata ricordata dal mondo lirico e non solo. Uno dei migliori soprani apparsi sulle scene, ha diviso il panorama canoro ed interpretativo in “prima” e “dopo” la Callas. Almeno secondo l’opinione di Franco Zeffirelli. Alla sua voce si aggiunge anche quella del direttore d’orchestra Riccardo Muti:
Era quasi una persona immortale incarnata nell’arte lirica, è stata per il canto quello che Toscanini è stato per la direzione d’orchestra
Oltre alle doti artistiche e vocali, però, Maria Callas ha impersonato anche un’icona di stile, grazie alla sua magrezza raggiunta con fatica e ad un amore per la moda che le ha fatto guadagnare molte prime pagine delle riviste internazionali. Per non parlare, poi, della sua tormentata storia d’amore con Aristotele Onassis. Tutti elementi, questi, che sono andati a comporre l’immagine di un’eroina tragica, scomparsa troppo presto a soli 54 anni avvolta nella sua solitudine.
I primi passi
Maria nasce a New York il 2 dicembre 1923. I suoi genitori si erano trasferiti a Long Island da Atene dopo la scomparsa del figlio maschio. Al momento della sua nascita il padre ha già cambiato il cognome all’anagrafe in Callas ma, quando si sposerà a Verona, la cantante viene registrata come Kalos.
Al di là di questi particolari, comunque, la piccola Maria sembra mostrare un’attitudine musicale fin dai primi anni. A tre anni, infatti, ascoltava arie d’opera grazie alla pianola del padre e della madre, a quattro comincia a mettere assieme le prime melodie al pianoforte ed incanta i passanti cantando dalla finestra della sua camera.
Un fatto tragico, però, arriva a sconvolgere la sua vita e quella della famiglia, cambiando il percorso della sua vita. Attraversando la strada per raggiungere la sorella, Maria viene investita da una macchina che la trascina per alcuni metri. Portata d’urgenza in ospedale rimane in coma per 22 giorni. Un periodo in cui, come lei stessa ricorderà, ha continuato a sentire dei suoni rimbombare nella sua testa.
Una volta svegliata, però, qualche cosa è cambiato. La piccola, infatti, sembra aver sviluppato un carattere completamente diversi, ribelle e difficile. Lo stesso che la renderanno nota anche al grande pubblico.
Il ritorno in Grecia
Poco dopo il suo risveglio, i genitori si separano e Maria torna in Grecia con la madre. Qui inizia a studiare effettivamente musica e a coltivare il suo talento studiando fino a 12 ore consecutive. Il suo primo successo, però, risale al 1942 e si tratta della Tosca di Puccini. Una volta terminato il secondo conflitto mondiale, però, l’opinione pubblica inizia a accusarla di collaborazionismo durante la guerra. Questo perché aveva cantato in compagnie dirette da tedeschi e italiani. Per questo motivo, dunque, l’unica soluzione è tornare nuovamente a New York. Qui, però, la sua carriera non riesce a decollare e sembra destinata a cadere nell’oblio.
L’incontro con Giovanni Battista Meneghini
L’occasione importante arriva nel 1947. Il tenore Giovanni Zenatello la scrittura per la Gioconda di Ponchielli all’Arena di Verona. L’esibizione non è un successo ma le permette d’incontrare Giovanni Battista Meneghini. L’uomo, infatti, si innamora di lei a prima vista e si offre di vestire anche il ruolo di manager facendo decollare la sua carriera. Al di là di questo, poi, sarà l’uomo che l’amerà veramente per il resto della sua vita.
I due si sposano nel 1950 nella casa milanese di Arturo Toscanini. Da quel momento la Callas diventa una stella in discussa della lirica. Dal 1952 al 1954 la Callas interpreta 7 opere e perde 28 chili. Questo repentino cambiamento fisico, poi, da vita ad una serie di teorie leggendarie. La più famosa di tutte riguarda la possibilità che la cantante avesse ingerito volontariamente una tenia.
Insieme alla sua voce potente e precisa, dunque, un tratto distintivo della Callas è anche lo stile, facendola diventare un’icona di eleganza. In quegli anni sembra che la stella di Maria sia destinata a brillare a lungo. In realtà inizia una lenta discesa nel 1957. Quello, infatti, è l’anno in cui conosce Aristotele Onassis. Una storia, tra loro, difficile e complessa che, come primo passo, porta al divorzio con Meneghini nel 1958.
La storia con Onassis
Maria Callas continua ad esibirsi fino al 1965. Un periodo di tempo caratterizzato da alti e bassi professionali aggravati anche dai diversi tradimenti di Onassis. Questo fino al 1968, quando l’armatore greco le preferisce l’ex First Lady Jacqueline Kennedy. Da quel momento il soprano cade in una grave depressione ed in uno stato di tristezza cronica. Placata solo dall‘incontro con Pier Paolo Pasolini, con cui lavora in Medea, e di cui si innamora, nonostante conosca l’omosessualità del regista. I due saranno legati da un amore del tutto platonico, proseguito fino alla morte del regista nel 1975.
La sua ultima esibizione risale al 1974. Da quel momento si ritirerà in solitudine nel suo appartamento di Parigi, dove morirà il 16 settembre 1977 per arresto cardiaco legato alla complicazione di alcune malattie che aveva avuto sin da bambina.
Oggi, è Angelina Jolie a interpretare Maria Callas nel biopic di Pablo Larraín, presentato al festival di Venezia 2024. Ha raccontato Jolie in conferenza stampa:
“Mi sono avvicinata alla Callas ascoltandola, ho fatto pratica per sette mesi perché quando si lavora con Pablo non si fa nulla a metà. La prima volta che ho cantato i miei figli erano lì, avevano chiuso le porte perché ero imbarazzata, ero nervosa, tremavo. Mi sono catapultata nella musica di Maria e nell’opera, creando un feeling incredibile, è stato un percorso meraviglioso. Non avevo idea di quanto stessi trattenendo e non lasciando uscire. E quindi la sfida non era tecnica, era un’esperienza emotiva per trovare la mia voce, per essere nel mio corpo, per esprimermi. Devi dare ogni singola parte di te stessa“.