Il 13 novembre 1974 Vittorio De Sica si spegne presso l’ospedale americano di Neuilly-sur-Seine in seguito a causa di un tumore ai polmoni. Gli ultimi momenti della sua vita sono stati spesso ricordati dal figlio Christian De Sica, chiamato al suo capezzale. In occasione di alcune interviste, infatti, ha ricordato come il padre non abbia perso il suo spirito vitale fino agli ultimi istanti. Poco prima di morire, infatti, De Sica non ha fatto altro che rinnovare il suo amore per le belle donne, per i piaceri della vita e per la necessità di alleviare gli animi.
In quei giorni un giovane Christian De Sica stava registrando a Milano lo spettacolo Le sette della sera, quando riceve una telefonata da parte di sua madre, Maria Mercader, che lo invita a correre a Parigi per l’aggravarsi delle condizioni del padre. Arrivato nella stanza d’ospedale, trova De Sica steso nel suo letto e la madre seduta in poltrona mentre un’infermiera si affaccenda per la stanza. In quei momenti preziosi padre e figlio si scambiano pensieri sul loro mestiere, sulla giovane carriera di Christian e su come realizzare un determinato numero. Come se nulla fosse.
Anzi,, De Sica fa progetti per andare a trascorrere del tempo a Monte Carlo per seguire, ancora una volta, la passione del gioco. Dopo aver chiesto, però, del whisky con ghiaccio, si fa coraggio e chiede a Christian di stare vicino alla madre e al fratello. Il loro confronto, però, non poteva finire in tristezza ma con una battuta ed un apprezzamento sul lato B dell’ignara infermiera. Perché, lungi dal voler essere sessista, da vero artista Vittorio De Sica ha voluto uscire di scena con una battuta ed un sorriso.