Grandi occhi verdi, ciuffi di capelli ribelli ed una cicatrice sulla fronte a forma di saetta che sintetizza tutto il suo destino. Così viene presentato per la prima volta nelle pagine de La pietra filosofale il personaggio destinato a costruire uno degli indiscussi successi letterari degli ultimi anni. Oltre ad, essere al centro della saga cinematografica più lunga mai girata. Ovviamente si sta parlando di Harry Potter, il giovane mago nato dalla fantasia di J.K.Rowling capace di scatenare gli entusiasmi dei bambini britannici e non solo.
Il suo, infatti, è un successo internazionale senza precedenti. Dall’uscita del primo volume in poi, ogni nuova edizione è stata attesa con un fervore inimmaginabile. Lo stesso che ha spinto una folla di adulti e bambini a posizionarsi in piena notte davanti le porte delle librerie per accaparrarsi la prima edizione di ogni avventura.
E dire che molti editori non hanno assolutamente creduto alla sua storia e al potenziale rappresentato soprattutto dal mondo magico che lo circonda. Hogwarts e le creature che la popolano devo essere sembrati quanto meno peculiari per molti professionisti del settore, ma non alla Bloomsbury. La casa editrice, infatti, accetta di pubblicarlo nel 1997 nella sezione per ragazzi con una tiratura inferiore alle cinquemila copie. Il passaparola, però, crea la vera magia. In poco tempo, dunque, Harry Potter e la pietra filosofale diventa il romanzo più letto da tutti i bambini britannici. Da quel momento nasce un mito che la Rowling ha portato con sé per molti anni, aspettando solo il momento opportuno per farlo conoscere al mondo.
Il primo incontro con Harry
Tutte le grandi storie hanno un momento preciso che può essere indicato come l’inizio, lo scoccare della scintilla che innesca un meccanismo irreversibile. Quello che ha portato alla nascita di Harry Potter risale al 1990. E’ un giorno come tanti in cui la Rowling sta viaggiando in treno da Manchester alla stazione di King’s Cross a Londra dopo aver trascorso il fine settimana alla ricerca di un appartamento. Come spesso accade, nei tempi morti di un viaggio la mente inizia a vagare e quella della futura scrittrice la porta verso un piccolo orfano dalle capacità incredibili.
Nella mia mente era un piccolo orfano alla ricerca della sua identità e allievo di una scuola di maghi. Capii immediatamente che scrivere questa storia sarebbe stato un vero piacere. Quella sera, quindi, rientrando a casa, cominciai a scrivere su un blocchetto. Ho fatto l’elenco di tutti i romanzi che avrei scritto, dovevano essere sette. Mi ci sono voluti cinque anni per organizzare tutto il materiale e definire l’intreccio di ogni libro. Ho scritto una scorta completa di quasi tutti i miei personaggi. Se ci mettessi tutti i particolari ogni libro avrebbe le dimensioni dell’Enciclopedia Britannica.
Tra il Portogallo e la Scozia
Non tutti sanno che Harry Potter e la pietra filosofale vede effettivamente la luce in Portogallo. Con la precisione ad Oporto. Nel 1991, infatti, Joanne si trasferisce qui in seguito alla morte della madre per insegnare inglese. Nelle ore libere, però, si dedica alla sua storia e riesce a terminare i primi tre capitoli.
Due anni dopo, nel 1993, con un matrimonio fallito alle spalle ed una figlia, si trasferisce ad Edimburgo da sua sorella. Un cambiamento destinato ad essere fondamentale per il futuro del giovane Potter e dell’autrice. La città, infatti, diventa il palcoscenico delle sue fantasie, ispirandola per i nomi dei personaggi e, soprattutto, per le ambientazioni. Il suo rifugio preferito, però, è il pub The Elephant House. Qui, infatti, termina il suo manoscritto di ben novantamila aprile.
Al centro, ovviamente, c’è il personaggio di Harry Potter, sostenuto dall’amicizia di Ronald Weasley e Hermione Granger. Due personaggi che sono legati a doppio filo con la vita privata della Rowling. Ron, infatti, è ispirato a Sean Harris, il suo miglior amico durante gli anni della scuola. Hermione, invece, è la rappresentazione stessa dell’autrice. La Rowling, infatti, si è spesso descritta come una ragazzina timida, con gli occhiali, le lentiggini e molto preoccupata di essere sempre la prima della classe. Una descrizione che risuona in modo molto familiare nei tratti caratteriali della piccola Granger.
Il fragore del successo
Un anno dopo la sua pubblicazione in Gran Bretagna, Harry Potter fa la sua comparsa anche in Italia. La Salani, infatti, ha acquistato diritti de La pietra filosofale. Nello spetto periodo in Inghilterra esce il secondo romanzo, Harry Potter e la camera dei segreti, conquistando subito i vertici delle classifiche. Potter, dunque, è diventato il protagonista di un bestseller e la notorietà della Rowling diventa internazionale.
Sempre nel 1998, nello specifico nel mese di ottobre, il giovane mago sbarca anche negli Stati Uniti, conquistando il mercato editoriale. Un successo che porta la Warner Bros a captare le potenzialità e ad acquistare i diritti, dando vita a quella che sarà un’altra incredibile avventura.